Collesalvetti Giovedì 1° dicembre 2022,alle 17:00, alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini (Collesalvetti, via Umberto I, n. 63), l’appuntamento è con la 2^ Puntata del Calendario Culturale Autunno/Inverno 2022-2023, “La Livorno di d’Annunzio e l’Europa di Baudelaire”, promosso da Fondazione Livorno, Fondazione Livorno Arte e Cultura e Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, in occasione della mostraLa Beata Riva. Gino Romiti e lo spiritualismo a Livorno. Protagonisti e Cenacoli tra la Scuola di Guglielmo Micheli, il Caffè Bardi e Bottega d’Arte” (fino al 16 febbraio 2023).

Accompagnato da un titolo programmaticamente intitolato al panorama culturale europeo il Calendario colligiano intende focalizzare momenti fondamentali della stagione parnassiana afferente a Charles Baudelaire, i cui Fiori del male diffonderanno essenze travolgenti e intensi sommovimenti nella compagine artistica mondiale, motivando intere generazioni al rinnovamento della visione tramite l’intuizione di misteriose correspondances vibranti tra le impalpabili trame dell’universo naturale.

Stavolta è Gianni Schiavon, Dottore di Ricerca in Storia delle Arti Visive, a curare la conferenza dal titolo Gino Romiti, protagonista, promotore e stratega del Gruppo Labronico, vero e proprio affondo sulla stagione stilistica di Gino Romiti tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, quando l’artista mitiga lo slancio simbolista degli esordi alla luce di un rinnovato colloquio con la tradizione.

Autore del testo critico del catalogo della monografica di Romiti promossa nel 2008 dalla Galleria Goldoni, Schiavon focalizza stavolta le vicende che condussero l’artista a svolgere un ruolo cruciale nella costituzione del Gruppo Labronico, fin dalla sua fondazione nell’estate del 1920, affermandosi immediatamente come esponente tra i più rappresentativi di tale compagine cittadina, nonché tra i più influenti per quanto concerne l’aspetto ideologico e organizzativo, dapprima attraverso la vicepresidenza da subito assunta e poi, a partire dal 1923, in virtù della carica di consigliere, continuativamente mantenuta fino allo scioglimento del sodalizio nel 1932. La partecipazione a diciassette delle diciotto mostre organizzate dal Gruppo Labronico nei tredici anni di attività racchiusi tra i due conflitti mondiali, nell’ambito delle quali Romiti risulterà sempre tra i protagonisti, nonché tra i nomi più apprezzati dal pubblico e dalla critica, culminerà con l’impegno profuso per la rifondazione del sodalizio nel giugno 1946, della quale fu l’artefice principale, e con la presidenza assunta in quell’occasione, che manterrà, in maniera anche controversa, fino alla morte, nel 1967.

In occasione delle varie puntate del Calendario Culturale sarà possibile, per coloro che non abbiano ancora ricevuto il catalogo della mostra, ritirare una copia gratuitamente al termine della conferenza.

 

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