Collesalvetti “Si è costituita il giorno 21/12/2021, ai sensi degli artt. 36 e seguenti del codice civile, l’Associazione “Distretto Rurale pisano livornese“, con sede in Collesalvetti (LI) presso la casa comunale”. A darne notizia lo stesso Comune di Collesalvetti.
“Ne fanno parte, ad oggi, la Camera di Commercio di Pisa, i Comuni di Cascina, Castellina Marittima, Collesalvetti, Fauglia, Orciano Pisano, Santa Luce, le associazioni di categoria Coldiretti, Federazioni di Pisa e Livorno, Confagricoltura, le Unioni di Pisa e Livorno, la CIA Agricoltori Italiani, la CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Associazione Territoriale di Pisa”, si legge in una nota.
“L’associazione ha assunto il ruolo di soggetto referente del Distretto Rurale Terre pisano livornesi (Art. 6 L.R. 17/2017) e, attraverso il lavoro di concertazione ed elaborazione del Progetto Economico Territoriale, è il soggetto deputato a richiedere alla Regione Toscana il riconoscimento ufficiale del Distretto Rurale ai sensi della legge regionale 17/2017. I soci fondatori costituiscono il primo nucleo di soci effettivi e durante l’assemblea di costituzione hanno eletto il Consiglio Direttivo dell’Associazione per i primi cinque anni e nelle persone di: Lara Del Ghianda, Emanuela Rombi, Giamila Carli, Sabrina Perondi, Carlo Galletti, Andrea Crespolini, Enrico Grechi, Francesco Bertanzon, Stefano Berti, Claudio Volpi. Sono inoltre stati eletti: presidente Francesco Bertanzon, vicepresidente Giamila Carli, segretario – tesoriere Andrea Crespolini. Il CD ha incaricato dell’elaborazione del Progetto Economico Territoriale la società GreenGea snc di Pisa, che nei tempi stabiliti ha prodotto il documento finale. In data 23/05/2022 è stata inoltrata alla Regione Toscana la richiesta di riconoscimento del “Distretto Rurale piano livornese”.
Gli elementi salienti e azioni del Progetto Economico Territoriale:
OBIETTIVI E AZIONI
Alla base delle linee d’azione, il Distretto pone i seguenti obiettivi generali:
– Valorizzazione del patrimonio esistente e delle reali vocazioni del territorio, riferendosi alle opportunità derivanti dalle caratteristiche ambientali e del tessuto socio economico, in primo luogo agricolo, turistico e culturale favorendo la vitalità economica del territorio.
– Innovazione delle soluzioni realizzative in ambito di eco-compatibilità, contenimento dei consumi energetici e riduzione delle emissioni climalteranti.
– Inclusione sociale e rafforzamento della qualità della vita per creare condizioni idonee alla permanenza della popolazione e all’attrattività per residenti ed imprese.
– Sostenibilità degli interventi e investimenti efficaci in grado di attivare processi di reale rinnovamento.