Collesalvetti  Un progetto di solidarietà, inclusione e collaborazione tra la scuola primaria Nazario Sauro di Collesalvetti e la Residenza Sanitaria per Disabili “Santa Caterina”.

Ieri mattina, presso il cortile dell’Istituto “Santa Caterina” di Via Don Bosco si è tenuta la cerimonia di premiazione dei bambini che hanno partecipato al progetto “Il Mosaico dell’Inclusione: un percorso formativo e di crescita che ha visto coinvolti circa ottanta alunni – classi seconda e quinta – della scuola primaria di Collesalvetti, guidati delle loro insegnanti, dell’educatrice Alessandra Desideri e della fisioterapista Elisa Giovacchini della Fondazione Maffi.

Alessandra ed Elisa hanno fatto da tramite tra il laboratorio di ceramica “La Bottega dei Germogli dove lavorano dieci artigiani speciali (ragazzi con disabilità) e gli alunni della scuola. «Questi bambini – raccontano le operatrici della Maffi – hanno ascoltato con interesse le storie di vita dei nostri artigiani e hanno manifestato nei loro confronti atteggiamenti di rispetto e solidarietà, sovvertendo il costume culturale che associa la disabilità a una diversità da tenere lontana. Abbiamo visto che ai loro occhi la persona diversamente abile è una persona speciale, parte di un “tutto” eterogeneo e, proprio per questo, meraviglioso».

In poche lezioni i ragazzi hanno imparato a modellare e a decorare l’argilla, realizzando le loro personali piastrelle in ceramica: manufatti creativi e vivaci che parlano di inclusione, solidarietà, rispetto e accoglienza verso tutti. Questa mattina, a conclusione del progetto, i bambini artigiani hanno incontrato per la prima volta gli artigiani speciali de “La Bottega dei Germogli” e fatto loro dono dei propri elaborati. Queste speciali tessere (trenta mattonelle colorate e smaltate), tutte insieme, hanno consentito di realizzare un mosaico che, da oggi, abbellisce le pareti del cortile dell’RSD Santa Caterina.

«Per il valore umano ed emozionale che ha rappresentato – hanno spiegato le insegnanti della Scuola Primaria “Nazario Sauro– parlare di progetto è forse riduttivo. È stato piuttosto un percorso di vita, in quanto è attraverso il fare condiviso che i bambini provano l’esperienza, ricca, dell’unicità che fa di ciascuno una persona speciale. Siamo entrati in contatto con una realtà umana vicina eppure lontana in quanto non da tutti ben conosciuta. Attraverso i tasselli del mosaico abbiamo colmato questa distanza costruendo simbolicamente la strada che ci ha permesso l’incontro, la condivisione, il rispetto, l’affetto
verso i nostri nuovi amici. Così, tassello dopo tassello, dall’io siamo diventati noi, ciascuno presente nella sua piccola parte, indispensabile a completare un’unica opera: sentirci un mosaico che si completa».

Sara Luperini, presidente del Consiglio d’Istituto, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di questi incontri ed attività. «Ricordo tanti anni fa – così la Luperini – quando si aprì un progetto importante che prevedeva l’inclusione di questa grande struttura in paese, una sorta di strada che congiungesse la struttura della Casa Maffi al paese». Ora tutto questo prende corpo e la casa dei nostri fratelli preziosi comincia a legarsi a doppio filo alle altre realtà di Collesalvetti.

Alla cerimonia conclusiva del progetto erano presenti il vicepresidente della Fondazione Maffi Don Antonio Cecconi, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Collesalvetti
dott.ssa Mascia Vannozzi, il dirigente scolastico dell’Istituto ComprensivoAnchise Picchidi Collesalvetti, arch. Francesca Napolitano, alcuni familiari dei ragazzi del laboratorio di
ceramica e gli artigiani stessi (i Fratelli Preziosi della Fondazione Maffi).

Alle insegnanti è stato donato un piccolo pacco ricordo; tutti i bambini hanno ricevuto l’attestato di partecipazione e la medaglia commemorativa della Fondazione Maffi.

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