E questo è stato: accolto da una luna piena che ha reso ancor più magica l’atmosfera notturna della cornice naturalistica del Lago Alberto, il pubblico, guidato dalla coinvolgente ironia di Daniela Morozzi, è entrato a pieno nel mondo di Norma, di Rosina, di Violetta, di Mimí e delle altre protagoniste dell’Opera Lirica, sia seria che buffa. Il tutto in un format tendenzialmente leggero, improntato all’ironia e allo scherzo, ma contemporaneamente anche “impegnato”; volto a denunciare i drammi che le donne talvolta si trovano a vivere, nella vita reale, come nel melodramma lirico e a far riflettere sul ruolo della figura femminile nella società.
Le soliste che si sono esibite erano Rachael Stellacci (soprano); Samantha Sapienza (soprano) e Chiara Manese (mezzosoprano). L’ensemble orchestrale sarà quello dell’Amedeo Modigliani, diretto dal M° Mario Menicagli.
E la serata si è dispiegata così, fra musiche di Rossini, di Bellini, di Mozart, di Verdi, di Puccini, di Mascagni, di Bizet, alternate da riflessioni serie sul ruolo e le vicissitudini della donna, ma stemperate dalla sapiente leggerezza ed ironia di Daniela Morozzi, nel testo elaborato quattro mani con Matteo Marsan. «Noi stasera su questo palco e spero anche voi – ha concluso la presentatrice fra gli applausi del pubblico – siamo tutte tutte queste donne insieme: siamo Butterfly e Santuzza, Norma, Tosca e Carmen, Violetta, Mimì…e tutte le altre… e rivendichiamo a qualsiasi latitudine, in qualsiasi ambito e settore, l’urgenza e la necessità di una piena realizzazione dell’identità femminile. Dell’identità della donna».
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