Guasticce “Violetta, Mimì e le altre” ha fatto il tutto esaurito. Al Lago Alberto di Guasticce, all’interno della Tenuta Bellavista Insuese, infatti, la platea appositamente predisposta per l’evento era piena. Folto, dunque, il pubblico che ha deciso di prendere parte a questa parodia lirica su testo di Matteo Marsan e Daniela Morozzi, che aveva l’obiettivo di far fare ai partecipanti un viaggio mentale nell’universo femminile della Lirica.
«L’Opera non è mai stata dalla “nostra” parte», ha esordito la Morozzi, ricordando la sorte delle donne nell’Opera: «morire prima di pene e lacrime e poi proprio morire morire! D’altra parte se una donna non muore, che melodramma è? Infatti, quando va bene, l’eroina muore di tisi. Le altre invece salgono sul rogo come Norma, vengono pugnalate come Gilda, si buttano da Castel Sant’Angelo come Tosca o in un precipizio come Iris o su una spada come Liù e Cio-Cio-San, si suicidano col veleno nascosto nell’anello, muoiono di pazzia come Lucia di Lammermoor, vengono intossicate da un mazzo di violette, strangolate da un marito pazzo di gelosia insomma, diciamo che non facciamo mai una bella fine».Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui
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