Collesalvetti L’appuntamento è per giovedì 15 luglio 2021 alle ore 17:00. Alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” andrà in scena la terza puntata del Calendario Culturale Estate 2021 in Pinacoteca, “Bottega d’Arte, la promozione del gusto tra arte, editoria e critica” (1 luglio – 23 settembre 2021), varato in occasione della mostra “Umberto Vittorini: come il mago della favola” (24 giugno – 23 settembre 2021, tutti i giovedì, ore 15.30-18.30), promossa dal Comune di Collesalvetti, ideata e curata da Francesca Cagianelli con Cristian Tognarelli (curatore Collezione Vittorini, Barga), in collaborazione con Fondazione Ricci onlus, Barga, con la partecipazione di Nicola Micieli.
Con l’obiettivo di ridisegnare nuove geografie all’interno della compagine artistica del Novecento Livornese, la Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” punta i riflettori sul fenomeno di “Bottega d’Arte”, ovvero sulla stagione culturale cittadina più motivata sotto il profilo di ambizioni di latitudine nazionale e strategie di dinamica interazione con il panorama espositivo italiano, dagli appuntamenti con le Biennali Veneziane e Quadriennali romane fino agli eventi promossi dalle più prestigiose gallerie milanesi dell’epoca, dalla Pesaro al Milione, dalla Scopinich alla Vinciana, dalla Bardi a L’Esame.
Come peraltro già egregiamente attestato dall’equipe scientifica del professor Franco Sborgi che nel 2007, a prescindere da linee interpretative aprioristiche, riscoprì tale stagione nella formidabile mostra “Arte a Livorno tra le due guerre. Bottega d’Arte tra tradizione e avanguardie” (Museo Civico “Giovanni Fattori”, Granai di Villa Mimbelli, Livorno, 22 dicembre 2007-16 marzo 2008), è proprio nell’ambito della storica galleria livornese fondata nel 1922 da Gino Belforte che si sprigionarono per i protagonisti della compagine del Novecento Livornese, come mai prima di allora, preziose e inaspettate possibilità di dialogo culturale con gli esponenti del Novecento Italiano. Tra capolavori di pittura, scultura, grafica e arti decorative, di ambito nazionale e internazionale, scivolano tra l’altro in sede livornese l’ascetica statuaria di Adolfo Wildt, le surreali allegorie di Alberto Martini e le acrobatiche aeropitture dei protagonisti del secondo Futurismo, contaminando l’alveo spesso ovattato della compagine afferente al Gruppo Labronico, fino a scompaginarne certe granitiche certezze.
Tra capolavori di pittura, scultura, grafica e arti decorative, di ambito nazionale e internazionale, scivolano tra l’altro in sede livornese l’ascetica statuaria di Adolfo Wildt, le surreali allegorie di Alberto Martini e le acrobatiche aeropitture dei protagonisti del secondo Futurismo, contaminando l’alveo spesso ovattato della compagine afferente al Gruppo Labronico, fino a scompaginarne certe granitiche certezze.
Fortemente voluto in quest’ottica, si prospetta il contributo di Enrico Dei (titolare dell’Archivio Lorenzo Viani e curatore dell’opera completa), dal titolo “Lorenzo Viani: un genio fra il trivio e la morgue” (giovedì 15 luglio, ore 17.00), sorta di impeccabile raccordo rispetto all’intervento inaugurale del Calendario colligiano, proprio in quanto conclusione ad anello di un dialogo proficuo ed esteso tra due diversissimi campioni del ‘900, eppure entrambi sensibili ai sussurri dell’espressionismo kokoschkiano, Lorenzo Viani e Umberto Vittorini, entrambi fautori di una pionieristica fuoriuscita dalla temperie macchiaiola.
Bastano alcuni grafici di Umberto Vittorini presenti nella mostra colligiana, cortesemente concessi da Collezione Vittorini Barga e Archivio Micieli, a sostanziare di fulgide ragioni creative un sodalizio innanzitutto biografico, ma trasformatosi immediatamente in alchemica condivisione di necessari aggiornamenti espressivi.
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