Collesalvetti Sostieni gli ospedali della Toscana è la campagna donazioni lanciata da Regione Toscana per acquistare farmaci, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale e attrezzature sanitarie utili a fronteggiare il covid19“. È quanto rende noto la stessa Regione Toscana in una nota stampa.

“In questo periodo di grave emergenza sanitaria – si legge ancora nel testo – Estar mette a disposizione dell’intero Sistema sanitario regionale toscano un proprio numero di conto corrente bancario dedicato alla raccolta di denaro che sarà destinato all’acquisto di materiale come mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, camici, tute, visiere, occhiali, guanti, gel per disinfezione mani, letti, ventilatori, Cpap, ecc. Il materiale sarà distribuito poi alle Aziende Sanitarie secondo i fabbisogni e le indicazioni della Regione Toscana, assicurando la massima trasparenza nelle procedure di assegnazione“.

COME DONARE: ECCO L’IBAN “Per chi volesse contribuire facendo una donazione a favore degli ospedali della Toscana per fronteggiare l’emergenza coronavirus Covid-19 può fare un versamento tramite

Bonifico bancario intestato a Estar

IBAN: IT89 Z 05034 02801 000000005970
Banco BPM  Firenze
Piazza Dei Davanzati,3 – 50100 Firenze (FI)

Causale: Emergenza COVID-19″

“Al numero di conto corrente bancario aggiunto un numero di cellulare dedicato per informare sulle modalità e gli scopi della campagna di donazione. Il numero è 3669395077“.

«Molti cittadini da più parti ci stanno chiedendo istruzioni, anche tramite social, su come poter fare una donazione. Questo è un modo – ha detto l’assessore regionale Stefania Saccardi – per rispondere alla loro grande generosità. Ringraziamo tutti, una testimonianza che come sempre dimostra la velocità con cui la comunità toscana nei momenti più difficili sa rispondere con generosità, stavolta volendo stare al fianco di chi ogni giorno affronta, accanto ai pazienti, la battaglia contro il coronavirus. L’auspicio è che sul conto corrente bancario di Estar possano confluire donazioni di imprese, associazioni e singoli cittadini. A questi ultimi chiediamo di darci una mano nel diffondere tramite i social il messaggio. Anche così si dà un auto concreto».

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