Collesalvetti Un bilancio dell’attività di una delle più importanti realtà del tessuto culturale colligiano. È quanto fa Francesca Cagianelli, la conservatrice della Pinacoteca “Carlo Servolini” di Collesalvetti, che rispondendo alle nostre domande ha ripercorso quello che è stato il percorso evolutivo della Pinacoteca colligiana nel corso degli ultimi dieci anni. La Cagianelli sottolinea come le opere donate in questi ultimi anni alla Pinacoteca e gli autori “ospitati” nel corso di molte delle mostre temporanee organizzate abbiano un collegamento con la figura di Carlo Servolini, cui la Pinacoteca è intitolata.
Cagianelli, lei è conservatrice della Pinacoteca “Carlo Servolini” da ormai dieci anni. Su cosa è stata improntata principalmente la sua attività di conservatrice?
«In questi 10 anni la mia attività è stata incentrata sulla catalogazione e il censimento del patrimonio inizialmente costituito dal lascito degli eredi di Carlo Servolini, morto nel 1948. Questa “mission” in seguito è stata improntata alla ricerca degli artisti “consanguinei” di Servolini. Su queste basi è infatti nato il progetto espositivo delle mostre temporanee organizzate in questi anni che coprono il cosiddetto ventennio labronico sino ad arrivare agli anni 50-60 del secolo scorso con Cristoforo Mercati, conosciuto anche come Krimer. A partire quindi dalle donazioni alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” il progetto in questi dieci anni è stato volto all’incremento del patrimonio: le donazioni effettuate in questi anni alla struttura sono infatti tutte opere di artisti come Mimi Quilici Buzzacchi, lo stesso Krimer, che in una qualche maniera avevano un punto di contatto con la figura di Carlo Servolini. Nel corso del mio mandato quindi le donazioni pervenute sono state strettamente compatibili con il patrimonio originario».
Quali sono gli eventi più significativi che ha organizzato in questi dieci anni di mandato?
«In dieci anni sono presso la Pinacoteca sono state organizzate circa quaranta mostre. Gli eventi più significativi sono sicuramente quelli organizzati con la collaborazione della Fondazione Livorno, grazie alla quale abbiamo potuto anche realizzare i cataloghi delle varie mostre organizzate, che sono stati donati gratuitamente ai visitatori delle stesse. Questi cataloghi, rappresentano un patrimonio culturale di grande importanza per la comunità colligiana. Molte copie di essi, infatti, sono state donate ad intere classi di istituti scolastici del Comune. Altri eventi di grande importanza didattica (e che costituiscono per me una grande fonte di orgoglio) sono stati i laboratori gratuiti per le scuole del territorio colligiano e livornese, i cui “prodotti” sono poi confluiti in vere e proprie mostre».
A suo giudizio, come si potrebbe fare per implementare il bacino di utenti/visitatori della Pinacoteca?
«La presenza di pubblico, a mio giudizio, è strettamente legata all’aspetto promozionale. Su questo aspetto già lavoriamo molto, basti pensare all’attività svolta dall’Ufficio Stampa del Comune di Collesalvetti, così come alla mailing list che nel corso del tempo è arrivata a contare circa 1.300 unità. Abbiamo una pagina Facebook molto attiva sulla quale vengono pubblicati quotidianamente post a scopo promozionale. Per implementare il già presente bacino di fruitori della Pinacoteca sarebbe però fondamentale un sito internet. Altro elemento fondamentale per la diffusione delle iniziative e dell’identità servoliniana sul territorio è il dialogo con le altre istituzioni. Spesso abbiamo collaborato con altre istituzioni per l’allestimento delle mostre, come ad esempio quella dedicata ad Irma Pavone Grotta realizzata in collaborazione con i Musei civici de La Spezia, quella dedicata a Virgilio Marchi realizzata in collaborazione con il Massimo e Sonia Cirulli Archive di New York e quella con il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi per la realizzazione della mostra dedicata a Krimer».
Quali sono invece i progetti in cantiere per il futuro?
«Già oggi, giovedì 1° agosto, va in scena il primo Percorso Espositivo 2019 incentrato sull’opera del 1954 “Ritratto di Anna Franchi” di Giovanni Sircana che intende porsi come omaggio all’artista a 110 anni dalla nascita. Dopo il periodo feriale si ripartirà con il secondo capitolo del Percorso Espositivo 2019 dedicato all’opera Composizione di fiori di Lelio Pierro, nell’anno dell’anniversario del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti e nel cinquantesimo della scomparsa dello stesso Lelio Pierro. Si proseguirà poi in settembre con una mostra dedicata ad Ottorino Razzauti che avrà luogo contestualmente alla Fiera di Collesalvetti».
Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui
Seguici su Twitter, clicca qui
Segui le notizie su Instagram, clicca qui