L’assessore all’ambiente, Andrea Crespolini

Collesalvetti  “L’Amministrazione Comunale, nella sua prima Giunta svoltasi in data odierna (ieri per chi legge, ndr), rende noto che ha ritenuto indispensabile come primo provvedimento fornire un indirizzo politico per l’avvio di un percorso virtuoso che porti la politica ambientale verso un incremento della raccolta differenziata e l’adottare tutti i passi necessari affinché si possano adeguare le azioni verso l’importante ambito di rifiuti zero“. È quanto si legge in una nota del Municipio colligiano.

“In particolar modo – prosegue il comunicato – gli atti di indirizzo che la Giunta ha adottato sono rivolti a tre azioni principali: 1. Dare mandato all’assessore all’ambiente, Andrea Crespolini, di investire il futuro presidente della commissione ambiente per riprendere in mano una mozione votata all’unanimità nel passato Consiglio Comunale che introduceva la campagna “Plastic Free Challenge e che demandava ad un lavoro ulteriore da effettuarsi in Commissione Ambiente. Sarà importante coinvolgere tutti gli stakeholder del territorio per arrivare all’obiettivo di bandire la plastica monouso nel territorio comunale. 2. Dare mandato agli uffici di avviare un percorso che possa adeguare la politica ambientale ai dieci passi che vengono indicati come scheletro portante del modello Rifiuti Zero. 3. Istituire in tempi brevi l’Osservatorio per i rifiuti di Collesalvetti dove poter far lavorare insieme all’Amministrazione, il soggetto gestore Rea Spa, le associazioni interessate, i professionisti, i commercianti e i rappresentati della cittadinanza per poter coadiuvare le scelte importanti che il Comune adotterà nei prossimi mesi”.

 

L’INTERVISTA Collenews.it ha dunque deciso di intervistare l’assessore all’ambiente, Andrea Crespolini.

Assessore Crespolini, le è stato dato mandato di investire il futuro presidente della commissione ambiente per riprendere in mano una mozione votata all’unanimità nel passato Consiglio Comunale che introduceva la campagna “Plastic Free Challenge” e che demandava ad un lavoro ulteriore da effettuarsi in commissione ambiente. Nel conferirle il mandato è stato sottolineato che sarà importante coinvolgere tutti gli stakeholder del territorio per arrivare all’obiettivo di bandire la plastica monouso nel territorio comunale. La aspetta un lavoro importante. Come pensa di muoversi?

«Sì: è un lavoro importante perché sarà il primo passo della nuova Amministrazione verso una politica ambientale più attenta agli sprechi e ai problemi del nostro pianeta. Appena si costituiranno le commissioni, dove poi al loro interno verrà eletto il presidente, mi metterò subito al lavoro affinché la commissione ambiente possa sviscerare la problematica dell’utilizzo della plastica monouso. C’è una disponibilità ampia della Giunta di mettere in moto un percorso virtuoso da poter sviluppare con tutti i soggetti interessati al cambiamento, penso alle associazioni che organizzano ogni anno gli eventi sul nostro territorio, ai commercianti e qualsiasi altro stakeholder interessato. Non vogliamo imporre decisioni drastiche ed immediate come alcuni Comuni hanno fatto, è necessario coinvolgere ed ascoltare tutti per comprendere le implicazioni pragmatiche di tale scelta. Una decisione partecipata, sulla quale ci vorrà tempo. Non abbiamo dubbi che arriveremo all’obiettivo di dichiarare il nostro Comune plastic free».

 

Nell’indirizzo politico determinato c’è anche l’istituzione in tempi brevi dell’Osservatorio per i rifiuti di Collesalvetti: un contesto in cui poter far lavorare insieme all’Amministrazione, il soggetto gestore, ossia Rea Spa, le associazioni interessate, professionisti, commercianti e rappresentati della cittadinanza per poter coadiuvare le scelte importanti che il Comune adotterà nei prossimi mesi. Come pensa verosimilmente possa strutturarsi questo Osservatorio dal punto di vista del metodo di lavoro nell’ottica dell’effettività della partecipazione al processo decisionale?

«Abbiamo dato mandato agli uffici di predisporre tutti gli atti necessari per istituire l’Osservatorio sui rifiuti che porteremo nei prossimi Consigli Comunali. È un atto importante, un organo al quale do massima importanza e che può avere una valenza fondamentale per far sì che si ottengano risultati sulle politiche ambientali. In mente ho un Osservatorio partecipato il più possibile, aprendo alla società civile, alle associazioni ambientaliste, ai tecnici del settore, ai commercianti e perché no anche ai cittadini. Dovrà essere un organismo dove le eccellenze si incontrano e all’unisono verificano e danno consigli all’Amministrazione e al soggetto gestore Rea Spa per ottenere risultati sempre migliori. Come dicevo prima le scelte partecipate e non imposte dall’alto sono sempre quelle più virtuose»

 

Come giudicare dunque le politiche ambientali sostenute fin ora dal Comune di Collesalvetti alla luce di questo nuovo percorso che sembra aprirsi con questi nuovi indirizzi di Giunta?

«La vecchia Amministrazione aveva avviato percorsi virtuosi, in primis con investimenti importanti nei centri di raccolta di Stagno e Collesalvetti, punti fondamentali per dare una risposta ai cittadini. Inoltre, era stata avviata una discussione con Rea Spa in merito alla sperimentazione del porta a porta in alcune frazioni del nostro territorio che avevano portato ad una riflessione ulteriore per i costi che sarebbero aumentati fortemente. Oggi direi che si porta a compimento questo percorso, dando priorità assoluta all’incremento della percentuale di raccolta differenziata che vorremmo portare fin da subito ai minimi consentiti dalla legge, cioè il 65% entro il 2020. È un percorso difficile perché subentrano molte variabili, ma vogliamo riuscirci assolutamente. L’importante anche qui è aprirsi e guardare alle pratiche virtuose di alcuni Comuni che hanno già portato la propria raccolta differenziata oltre il 65%. Noi ci siamo, vogliamo riuscirci e faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo».

 

Il cittadino che legge quest’intervista già si sta domandando: “E per me cosa cambia?”. Lei cosa risponde?

«Credo che la compagine più importante con cui interloquire siano proprio i cittadini, sono i principali attori de cambiamento e della riuscita o meno della raccolta differenziata. È normale inizialmente avere dubbi e timori davanti al nuovo, ma avvieremo delle campagne di partecipazione e coinvolgimento su tutte le frazioni affinché tutti possano essere informati in maniera dettagliata su come cambierà il modo di approcciarsi ai propri rifiuti. Bisogna stravolgere quello che di solito si pensa dei rifiuti, da materiale da buttare via a bene prezioso da differenziare. L’apertura così importante alla partecipazione deriva dal fatto che non vogliamo mettere in crisi i cittadini, che da un giorno all’altro si trovano a gestire i rifiuti in maniera diversa, ma adottare un percorso ponderato e di riflessione per implementare un servizio il più possibile vicino ai cittadini».

diego.vanni@collenews.it

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