Collesalvetti Ettore Fiaschi, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, intervistato da Collenews.it, tocca i vari temi del dibattito pubblico colligiano. Spiega che il nome del loro candidato sindaco sarà comunicato tramite il loro sito e fa un bilancio di questi 5 anni di consiliatura che volgono al termine. Le tematiche ambientali, la crisi dei Consigli di Frazione sono alcuni temi toccati dal consigliere, che non manca di sottolineare l’importanza della «concreta conoscibilità dei fondi europei, delle loro finalità e delle modalità da seguire per parteciparvi». «A questi fondi – non ha dubbi Fiaschi – la nostra Amministrazione non è mai stata capace di accedere anche se nel suo programma prevedeva milioni all’anno provenienti dalla Comunità Europea»
Consigliere Fiaschi, le elezioni comunali si avvicinano. Il Movimento Cinque Stelle come si sta preparando in vista di questo importante appuntamento elettorale?
«Attualmente tutti gli attivisti sono impegnati a raccogliere dai cittadini indicazioni utili per lo sviluppo del programma da presentare prima delle prossime elezioni comunali. I temi da affrontare sono diversi, la delusione che si avverte tra la gente è evidente. Non sarà facile stilare un programma che si possa far carico di tutte le esigenze della comunità e del territorio. Una comunità che ha perso i contatti con l’Amministrazione, un’Amministrazione che evidentemente non ha saputo coinvolgere la cittadinanza nelle scelte fatte e non è stata capace di ascoltare le richieste che venivano dal territorio. Un territorio, diciamolo pure, spesso dimenticato, sia dal punto di vista sociale che ambientale».
Il candidato sindaco lo avete già scelto?
«La scelta del nostro candidato sindaco verrà comunicata attraverso il nostro sito www.collesalvetti5stelle.org»
Giunto quasi a fine mandato, che bilancio fa dell’attività svolta in questa consiliatura?
«Il bilancio non può essere che negativo. La mia idea di politica è la possibilità di realizzare. Ma limitarla al dualismo, ai buoni ed ai cattivi, al giusto ed allo sbagliato solo perché indossi una diversa casacca, a me non piace e non è certo quello che serve ai cittadini. Penso che il livello della politica, in particolar modo quella locale, si debba innalzare, proponendo soluzioni ai problemi ed ascoltando le richieste dei cittadini. Solo così la Politica sarà in grado di fornire un contributo positivo a questa Comunità. Questi anni sono stati invece fango e dita puntate. Tante sono state le convergenze dei consiglieri tutti su soluzioni a problemi dei cittadini e del territorio, innovazioni, scelte che sembravano comuni, ma poi anche gli atti votati all’unanimità da tutti i consiglieri, sono restati semplici atti amministrativi che non hanno portato ad alcuna azione da parte della Giunta. E per questo punto il dito sui miei colleghi consiglieri della maggioranza. Loro doveva essere il compito di vigilare sulla realizzazione di quegli indirizzi politici che i consiglieri, eletti dai cittadini, davano all’Amministrazione Comunale. Loro avendo peso politico nei confronti della Giunta avevano il dovere di reclamare quanto deciso in Consiglio! Hanno invece sempre abbassato la testa nei confronti della Giunta; mai una critica, mai una richiesta di emendamento a delibere che provenivano dalla Giunta, mai un’interrogazione sul perché non era stato dato seguito alle mozioni del Consiglio Comunale. Tante sono state le proposte condivise: penso alle iniziative portate avanti insieme per un progetto di raccolta rifiuti, invitando Rossano Ercolini, Nobel per l’ambiente e rappresentante di Zero Waste Italia, per comprendere come portare Collesalvetti ad essere un Comune virtuoso nella raccolta dei rifiuti; alla mozione votata all’unanimità contro il gioco d’azzardo che non ha però avuto mai seguito, penso alla richiesta per modificare la destinazione d’uso dell’area del Biscottino al fine di impedire il trattamento di fanghi e terreni pericolosi nell’area che non ha prodotto alcun atto da parte dell’Amministrazione, penso all’Ufficio per la Pace, al progetto Cittadinanza Attiva, sino all’ultima mozione votata all’unanimità che voleva il Comune di Collesalvetti un Comune libero dalla plastica, ma anche questa senza seguito. Ce ne sono tante altre che non sto qui ad elencare, votate all’unanimità, condivise, forse solo a parole, anche dai colleghi della maggioranza, che però non hanno prodotto alcuna azione da parte della Giunta».
Ha intenzione di ricandidarsi?
«Io faccio parte di un meet up come tanti altri amici attivisti come me. Queste sono scelte che faremo al momento più opportuno, tutti insieme. Ai meet up possono partecipare tutti i cittadini che hanno voglia di mettersi in gioco per costruire una comunità migliore. I consiglieri sono solo dei portavoce delle esigenze della cittadinanza. Se non sarò in lista, l’esperienza maturata in questi cinque anni, verrà comunque messa al servizio del meet up e dei nostri portavoce».
Entrando nel merito di alcune tematiche territoriali: che idea si è fatto della crisi dei Consigli di Frazione? Quale la vostra ricetta per riportare la partecipazione della gente a livelli accettabili?
«I Consigli di Frazione sono forse strutture oramai superate. O almeno così come concepite. Io credo che la partecipazione possa produrre il vero cambiamento, generare nuova coesione sociale e decisioni condivise capaci di incidere davvero sulle scelte politiche e sul governo del territorio. Nello statuto del nostro Comune è scritto che i Consigli di Frazione debbano essere coinvolti nella stesura del bilancio comunale, un bilancio partecipativo, ovvero che i cittadini, con le loro rappresentanze locali, possono incidere sulle scelte dell’Amministrazione, insomma dove impiegare le risorse disponibili, una democrazia partecipativa tanto cara alla Sinistra di qualche anno fa e forse ora dimenticata. Mai avvenuto. I noiosi incontri con i cittadini avvenivano per esporre un bilancio già deciso nelle segrete stanze della Giunta, era solo snocciolare numeri. Questa Amministrazione, visto che non si divertiva più di tanto a queste assemblee con i cittadini, ha pensato bene lo scorso anno di modificare il Regolamento di contabilità del Comune cancellando anche questi incontri. Il tutto in barba allo statuto! Questo Comune ha addirittura sul suo sito istituzionale, ben in evidenza, l’adesione ad Agenda 21, che prevede anche questa la partecipazione dei cittadini ad alcune scelte per il territorio. Ne avete mai sentito parlare? Il comitato previsto da questo regolamento non esiste! E poi si ha il coraggio di chiedere partecipazione? I Consigli di Frazione possono ancora avere una funzione, solo però se viene tolto il potere di questi ai partiti che amministrano. Non possono e non devono essere solo un filtro per l’Amministrazione! Anzi devono essere forza critica della cittadinanza. Una critica costruttiva che aiuti l’Amministrazione a venire a conoscenza delle necessità del territorio e delle sue aspettative. Si potrebbe pensare a procedure che permettano anche a questi istituti di presentare proposte di delibera, di indire referendum consultivi, che siano insomma parte attiva nelle decisioni dell’Amministrazione. La nostra idea è sempre stata questa. Per questo alle scorse elezioni nei Consigli di Frazione non ci siamo presentati, proprio perché crediamo che i partiti, sia di maggioranza che di opposizione, debbano restare fuori da questi istituti».
Le idee del Movimento Cinque Stelle per incrementare i traffici commerciali e l’occupazione nel territorio del Comune di Collesalvetti?
«Accade quasi sempre che ci si accorga delle bellezze delle cose che già esistono sempre troppo tardi, quando il punto di non ritorno è stato già superato. Il cittadino associa spesso il cambiamento, il progresso e l’evoluzione a nuove opere, come una fontana, una nova strada o una pista ciclabile. Certo, può essere anche così, ma non sempre è così. Mai, o quasi mai, il cambiamento viene legato ad una valorizzazione dell’esistente. Il nostro territorio, contrariamente a quanto affermato da molti, possiede tante bellezze che se sfruttate in maniera intelligente possono diventare ricchezza. E questo porterebbe benefici anche alle nostre colline dimenticate oramai da troppo tempo. Paradossalmente quest’Amministrazione ha cercato per alcuni versi di distruggere queste oasi di bellezza permettendo nelle aree limitrofe a questi siti unici la localizzazione di aziende inquinanti e impattanti sul paesaggio. Lo sviluppo è necessario ma deve essere sostenibile! È necessario un progetto ‘Sostenibilità in Comune’ per incentivare l’uso delle fonti rinnovabili e per lo sviluppo di progetti di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare esistente, della mobilità sostenibile e delle attività produttive. Tutto questo attivando un circolo virtuoso sul territorio in grado di contribuire alla creazione di reddito, all’aumento dei posti di lavoro e alla riduzione della bolletta energetica e della spesa dell’ente locale. Certo poi è necessario non lasciare sole tutte quelle aziende locali, agricole ed industriali che tanto hanno dato e continuano a dare al nostro territorio e che vanno avanti con fatica. Il problema delle amministrazioni locali, ma anche dei privati, sono le risorse, che sempre di più sono insufficienti ed impediscono politiche di sviluppo del territorio. Proprio per questo, ultimamente, noi tre consiglieri portavoce, siamo andati a Bruxelles per partecipare ad un workshop organizzato dal Movimento Cinque Stelle presso il Parlamento Europeo con l’obiettivo di favorire quanto più possibile una concreta conoscibilità dei fondi europei, delle loro finalità e delle modalità da seguire per parteciparvi. A questi fondi, la nostra Amministrazione non è mai stata capace di accedere anche se nel suo programma prevedeva milioni all’anno provenienti dalla Comunità Europea. Noi siamo convinti che solo con una sinergia tra Amministrazione e privati si possa creare sviluppo e che compito dell’Amministrazione sia dare quel supporto necessario alla realizzazione di progetti imprenditoriali. Un pensiero deve però essere rivolto anche ai piccoli commercianti che sempre più soffrono la grande distribuzione e le vendite on line. Dialogheremo con tutte le categorie per poter stilare un programma che possa dettare la strada che dovrà seguire una eventuale Amministrazione Pentastellata. Innovazione e memoria, passato e futuro si devono incontrare, un unicum su cui scommettere, puntando su servizi, sicurezza e manutenzione del territorio, trasporti, scuole, per un modello di sviluppo che tenga insieme ambiente e nuova economia, bellezza e tradizione».
Tornando alle prossime elezioni amministrative, chi vincerà realisticamente secondo lei e che scenario si prefigura per il territorio?
«Difficile fare l’indovino! Spero solo che ci sia un cambiamento, che i voti non si disperdano in mille rivoli e lascino poi la porta aperta a scenari politici non auspicabili. Credo sia giunto il momento che questo Comune provi a cambiare la sua storia, a cambiare questo immobilismo durato ormai da troppi anni».