Collesalvetti Un riconoscimento per una donna che ha donato tanto culturalmente al territorio colligiano. Stamattina in Municipio a Collesalvetti ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione della sala consiliare alla prof.ssa Nicla Spinella Capua, personaggio di spicco a livello culturale e politico del Comune di Collesalvetti, scomparsa lo scorso anno.
Alla cerimonia hanno presenziato i membri dell’Amministrazione Comunale ed altre autorità (religiose e militari) ed una delegazione della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, di cui la prof.ssa Capua è stata presidente nazionale e per due volte a capo della sezione livornese) composta dalla presidente della sezione di Livorno Angela Simini; la coordinatrice europea Pinella Bombaci e la presidente del Distretto Centro, Patrizia Bonciani. All’evento erano presenti anche i tre figli della professoressa: Domenico, Maria Concetta e Marcella.
IL RICORDO DEI PRESENTI… In molti nel corso della cerimonia hanno voluto ricordare la professoressa, in primis il sindaco Lorenzo Bacci. «Sarebbe difficile fare in pochi minuti – così Bacci – un elenco comprendente tutte le cose che Nicla ha dato a questo territorio. Sin dal primo momento in cui l’ho conosciuta ho capito subito che avevo a che fare con “una miniera d’oro” dal punto di vista degli stimoli e degli spunti. Lei aveva inoltre la capacità di mettere a proprio agio chiunque ogni suo interlocutore nonostante lei fosse una persona di un certo rango ed è anche per questo che mi è rimasta nel cuore».
Alla cerimonia era presente anche Nicola Nista, ex sindaco di Collesalvetti, che ha lavorato a stretto contatto con la professoressa Capua, che durante il suo mandato, ha fatto parte della Giunta Comunale da lui presieduta. «Nicla è stata una persona che ha dato molto per questo territorio – ha ricordato Nista – e io sono stato un amministratore onorato e fortunato ad aver lavorato con lei. È stata una donna coraggiosa che ci ha insegnato che nulla è impossibile. Ricordo che grazie alla sua volontà e caparbietà siamo riusciti a portare sul territorio iniziative che palesavano diversi dubbi e difficoltà in merito alla loro riuscita. Lei però mi spronava sempre ad andare avanti dicendomi: “seminiamo, vedrai che qualcosa crescerà”».
A ricordarla hanno contribuito anche Margherita Mazzelli Minucci e il direttore della Scuola Clara Schumann Mario Menicagli. «Questa donna mi ha aiutato molto – così la Minucci – e quando lei era assessore ed io ero capogruppo all’opposizione, pur avendo idee diverse potevamo comunque parlare di tutto. Era una donna libera e da prendere ad esempio. Queste non sono frasi di rito, ma sono cose che io le ho sempre detto anche quando era in vita. L’iniziativa messa in atto dall’Amministrazione è stata la cosa migliore da fare per ricordare una donna che ha dato tanto a questa comunità e che da quest’ultima ha ricevuto un grande affetto». «Era impossibile non innamorarsi di lei e di tutto ciò che amava – così Menicagli – perché aveva la capacità di farti innamorare di tutto ciò di cui ti parlava grazie alla passione e all’amore che metteva nella diffusione della cultura».
… E QUELLO DEI FIGLI Particolarmente sentito poi è stato il ricordo dei figli. «Vedere qui tante persone che hanno condiviso momenti con mia madre – ha esordito Domenico – ci fa sentire come se lei fosse ancora qui, ad occuparsi delle questioni della sua Collesalvetti, delle proprie ricerche storiografiche. È stato bello oggi ricordare mia madre così perché questa iniziativa ha fatto sì che una giornata di triste ricordo si sia trasformata in un momento di rinnovato e condiviso affetto e questa è una cosa che riempie noi familiari di grande gioia. Mia madre credeva molto nella storia; lei credeva che conoscere la storia, anche delle proprie origini, fosse un punto di partenza per l’accrescimento culturale: poiché conoscendo la propria storia riesce ad affacciarsi anche a quella degli altri popoli, delle altre culture ed ad aumentare le proprie conoscenze e capacità. Mia madre infatti era solita dire che “la cultura rende liberi”».
«Tra le tantissime cose ricordate di mia madre, mi piacerebbe mettere in risalto anche il suo amore per i giovani – ha invece ricordato Marcella, una delle figlie della professoressa – e anche la sua attività per il riconoscimento e la semplificazione della vita delle donne. Sono molto orgogliosa di poter dire che questa persona era mia madre». In seguito le figlie congiuntamente hanno provveduto a rimuovere il tricolore apposto sulla targa di intitolazione della sala consiliare, inaugurando così ufficialmente la “Sala Consiliare Prof.ssa Nicla Spinella Capua“. A seguire la targa è stata benedetta dal parroco di Collesalvetti Don Innocenzo e dal parroco di Nugola don Jacek. A chiusura della cerimonia Menicagli ha fatto la sua personale dedica alla professoressa eseguendo al violino il brano Meditation, tratto dall’Opera Thais di Massenet.
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