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CHIUSURA DELLA BANCA DI GUASTICCE, IL SINDACO BACCI COMMENTA SULLA PAGINA FB DEL BANCO BPM

Guasticce Il sindaco Lorenzo Bacci scrive sulla bacheca della Pagina Facebook del Banco BPM. Questa appunto l’ultima mossa del primo cittadino colligiano, che fin da quando la notizia della chiusura della filiale di Guasticce della banca ha iniziato informalmente a circolare ha preso a cuore la questione, convinto che la perdita per il paese sarebbe notevole e che si tratti di una scelta assurda, «una scelta che non tiene conto del contesto di sviluppo industriale cui una banca che vuol fare profitto dovrebbe guardare con una certa attenzione; non si può porre fine con un tratto di penna ad un’esperienza storica».

IL COMMENTO SOCIAL Il commento del sindaco (con foto del profilo in fascia tricolore) sulla Pagina Social dell’Istituto di Credito è sintetico, ma non le manda a dire: «Io intanto è dal 27 aprile scorso che vi scrivo, senza ricevere uno straccio di risposta. Nessun rispetto neppure per i vostri correntisti, né per una comunità intera!». Significativo assai il post sotto al quale il commento è stato pubblicato: un post del Banco BPM nel quale l’Istituto Creditizio esordisce curiosamente così: «Siamo presenti su tutto il territorio nazionale con oltre 2.000 filiali…»

Già: le filiali! La scomparsa di quella di Guasticce (stante l’assenza di altre banche) significherebbe una grave perdita. E, perdita nella perdita, la sparizione dello sportello bancomat (ecco cosa significherebbe per il paese). Non sembra, ad oggi servita a niente (nemmeno ad attivare un canale di dialogo, se non di ripensamento), la manifestazione davanti alla filiale con striscione e sindaco in fascia tricolore, così come non hanno portato ad oggi effetto alcuno le ripetute lettere ufficiali del sindaco (richiamate anche nel commento al post del Banco BPM) e l’interessamento dei vertici istituzionali dello Stato, trasversali: PD e Lega (vedasi la lettera dell’On. Andrea Romano e la presa di posizione dell’On. Manfredi Potenti). Ora, anche sui Social la voce comincia a diffondersi, ma dai vertici dell’Istituto di Credito ancora silenzio tombale.

diego.vanni@collenews.it

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