Stagno «Risultati positivi e risultati negativi». Questa, in estrema sintesi, l’analisi del voto di Domenica 4 Marzo che fa il segretario comunale di Rifondazione Comunista e militante di Potere al Popolo, Alberto Benedetti. «Ciò che è certo, è che non hanno certamente sancito un vincitore che possa ricevere l’incarico di governo dal Presidente della Repubblica e governare perché a quanto pare nessuno ha i numeri per farlo. Per questo dobbiamo ringraziare chi questa legge elettorale l’ha partorita e approvata nelle due Camere Parlamentari». Insomma, un’aperta contestazione di quel testo legislativo ribattezzato giornalisticamente Rosatellum.
RISULTATI POSITIVI «Tra i risultati positivi – prosegue Benedetti nella sua analisi – questa tornata elettorale ha indubbiamente il merito di aver travolto e spazzato via parte di una classe politica dirigente arrogante, i responsabili di politiche antipopolari che si preparavano al governo di “larghe intese” e che ne escono fortemente ridimensionati».
RISULTATI NEGATIVI «D’altra parte però, questo voto consegna il Paese nelle mani dell’orrenda propaganda xenofoba e nazionalista della Lega, un voto di pancia da parte di milioni di italiani, arrivato anche a causa alle politiche neo-liberiste perpetrate dal PD negli anni di governo. Purtroppo non è stata un nuova Sinistra radicale a incarnare il desiderio di rottura, ma un partito come il Movimento Cinque Stelle, che è stato percepito come lo strumento più efficace per farla finita con i responsabili della crisi sociale che vive il nostro Paese. Il fallimento delle politiche neo-liberiste ha prodotto instabilità e imbarbarimento della società, a cui la Sinistra complessivamente non ha saputo anteporre una proposta sostenibile, indicativo credo sia il risultato di Liberi e Uguali, che del resto non è altro che un pugno di leader del centrosinistra defenestrati da Renzi, insufficienti a incarnare la rinascita della Sinistra».
«UNA SCONFITTA PER LA SINISTRA» «Mi pare – conclude Benedetti – che, sostanzialmente, questo voto decreti una sconfitta netta della Sinistra, una Sinistra che se da una parte è sempre stata accostata, per insistenza dei media e nell’immaginario della gente, alle politiche disastrose del PD di Renzi, dall’altra ha visto una serie di tentativi dell’ultimo minuto, che non hanno fatto neanche in tempo a farsi conoscere nei propri programmi».
«Con Potere al Popolo è stata fatta una scelta etica e politica coraggiosa e che sapevamo difficilissima. Non possiamo nascondere che il risultato elettorale sia stato insoddisfacente ma il patrimonio di energie militanti che si è riaggregato e che ha consentito in due mesi una campagna senza soldi e nella quasi totale invisibilità mediatica è un potenziale importante. Credo sia fondamentale proseguire nel progetto, anche perché, già da prima dei risultati elettorali, era e rimane l’unico progetto politico in essere in questo momento a Sinistra. Ad, oggi a mio avviso, c’è un unico riferimento stabile in Italia, che si chiama Costituzione. Bene, questa dice che, al partito che prende più voti deve essere affidato l’incarico di tentare formare il nuovo Governo, rispetto a questo attendiamo le iniziative del Presidente della Repubblica».
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