Collesalvetti La notizia dello scandalo rifiuti era rimbalzata, com’era ampiamente prevedibile, sui principali media nazionale. E ovviamente, per vicende pregresse che avevano animato il dibattito politico colligiano, anche a livello locale. Con un post di 16 ore fa sulla bacheca della pagina FB del Movimento Cinque Stelle Collesalvetti e sul profilo del sindaco Lorenzo Bacci,un’ora fa.
IL POST DEI CINQUE STELLE «Vorremmo sapere dal PD locale – si legge nel post dei Cinque Stelle – cosa pensa di queste evoluzioni, avendo nel mandato 2009-2014 sempre spinto per una delocalizzazione Lonzi verso località Biscottino, anche per accontentare gli amici del partito livornesi, se non all’arrivo di Nogarin nel 2014 cambiare miracolosamente (e per fortuna) linea».
«Avendo sempre supportato nei fatti, anche se non nelle parole, la linea dell’inceneritore – si legge ancora nel post – dell’ampliamento della discarica di Scapigliato della Rea. Facendo pagare le multe europee per il mancato raggiungimento della differenziata a carico di tutta la cittadinanza del Comune di Collesalvetti. Avendo sempre osteggiato, tranne che nelle promesse elettorali, il porta a porta come antieconomico ed improduttivo…” Insomma, facendo tutto questo per i pentastellati colligiani, il PD ha sbagliato tutto».
IL POST DEL SINDACO BACCI «Abbiamo sempre posto attenzione alle richieste di localizzazione di impianti trattamento rifiuti che avrebbero potuto interessare il nostro territorio», esordisce nel suo post il primo cittadino colligiano, Lorenzo Bacci che non fa alcun riferimento alla posizione dei suoi avversari. Bacci che, nel merito della vicenda, commenta così: «quanto emerge dalle gravissime notizie riguardanti le inchieste su note aziende livornesi genera grande sconcerto e preoccupazione, ma ci conforta nella linea che abbiamo sempre applicato a riguardo delle prerogative amministrative che spettano all’Amministrazione Comunale». Insomma, se per i Cinque Stelle la linea politica del PD colligiano è sindacabile, da parte del sindaco nessun mea culpa.
«In particolare – conclude il post Bacci – ci preme ricordare le occasioni in cui ci opponemmo fortemente, mentre era in corso la valutazione di una istanza in Regione, a cambiamenti urbanistici che avrebbero di fatto potuto agevolare operazioni di delocalizzazione verso la zona di Biscottino. Quanto alle indagini in corso, legate alle aberranti intercettazioni e ai fatti descritti dalle cronache odierne, l’auspicio è che la giustizia faccia fino in fondo il proprio corso, in modo fermo, su questa vicenda».
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