Stagno Rifondazione Comunista rinuncia a subentrare nel Consiglio di Frazione di Stagno. A seguito delle dimissioni di mezzo CDF, ad inizio mese scorso, dunque, la candidata comunista (prima dei non eletti) non si è resa disponibile per la surroga. Il partito affida ad un comunicato la spiegazione delle motivazioni.
“Dopo le dimissioni di presidente, vicepresidente e segretario del Consiglio di Frazione di Stagno – si legge nella nota – così come prevede il regolamento in vigore sui Consigli di Frazione e la partecipazione del Comune di Collesalvetti, dovrebbe subentrare, al primo dei dimissionari, il prim dei non eletti della lista dei candidati alle ultime elezioni. Il nostro partito ha già avuto modo di esprimere il proprio pensiero su queste dimissioni e sui motivi che le hanno in qualche modo scatenate e ora vogliamo comunicare quanto deciso al nostro interno, assieme alla compagna Marzia Brugnoli, che è la prima dei non eletti alle ultime elezioni dei CDF“.
Le motivazioni: “con questa Amministrazione è solo una perdita di tempo” “Partendo proprio dalle motivazioni sull’accaduto nel CDF di Stagno, ma più in generale in tutto il nostro Comune, abbiamo ritenuto opportuno rifiutare di subentrare alle dimissioni dei consiglierei che hanno lasciato la propria attività ed il proprio ruolo. Abbiamo deciso di non subentrare, assieme alla compagna interessata, perché crediamo che svolgere oggi il ruolo di consigliere di frazione, con l’attuale Amministrazione Comunale sia solo una perdita di tempo. Diciamo questo perché questa Amministrazione ha ormai abbandonato da anni le pratiche della politica partecipativa, le pratiche del coinvolgimento che l’avevano contraddistinta negli anni ed in particolar modo fino a che ad occuparsi di ciò sono stati esponenti proprio di Rifondazione Comunista”.
“Accentramento delle decisioni e rifiuto del confronto” “Siamo consapevoli che tale abbandono e tali convinzioni non siano sostenute da tutti i componenti di questa Amministrazione, e questo ci dispiace particolarmente, ma la linea prevalente all’interno di questa Giunta e di questa Amministrazione è quella dell’accentramento di tutte le decisioni, del rifiuto del confronto, della volontà di non condividere e confrontarsi, così come dimostrato anche ultimamente in occasione dei drammatici avvenimenti alluvionali di inizio settembre”.
“Riteniamo per questo inutile subentrare a percorso avviato all’interno di un Consiglio di Frazione che viene vissuto come un peso inutile da questa Giunta e non come un elemento di partecipazione attiva dei cittadini alla vita e alle scelte politiche del nostro territorio. Per questi motivi abbiamo rifiutato a malincuore, attraverso la nostra compagna Marzia, tale incarico, anche perché fino ad oggi, se c’è stata una forza politica che ha creduto e che crede fortemente nell’amministrazione condivisa e partecipata siamo proprio noi di Rifondazione Comunista”.
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