«Dove abitiamo ora – ci racconta la madre – prima ci stavano dei ragazzi pakistani amici di mio figlio. Saputo che la casa si era liberata, siamo andati a sentire l’agenzia. Fatte le pratiche burocratiche, siamo entrati in possesso dell’appartamento». Il Comune ha provveduto all’anticipo di due mensilità e per un tempo limitato pagherà loro metà dell’affitto. Questa mattina nell’appartamento è stato fatto l’allaccio dell’impianto elettrico, mentre giovedì prossimo verrà fatto quello dell’impianto idrico.
«La Caritas di Collesalvetti – così Loredana Pantaleone – grazie anche al contributo avuto dal ricavato della Festa delle Associazioni li aiuterà per il pagamento delle bollette». Un sospiro di sollievo, dunque, quello che tira questa famiglia, ma c’è dell’altro da fare: manca infatti un lavoro per il figlio più grande e magari per la madre, attraverso il quale queste persone possano raggiungere l’autonomia economica e continuare serenamente a vivere nell’appartamento in cui adesso si trovano.
COSA FARE PER AIUTARLI Se qualcuno è disposto ad offrire un lavoro a questa famiglia invii pure una mail a redazione@collenews.it indicando la propria offerta e i propri contatti. Questa testata provvederà a recapitare il messaggio alla famiglia interessata.
«I percorsi che da anni l’Amministrazione Comunale porta avanti – così l’assessore Donatella Fantozzi – per tutelare le famiglie fragili del proprio territorio continuano con estrema convinzione a credere che sia una fase molto più evoluta quella del tutoraggio piuttosto che quella dell’assistenzialismo. In questi percorsi il lavoro di squadra con gli assistenti sociali è fondamentale e addirittura indispensabile; l’alternativa è il reddito di cittadinanza che i pentastellati livornesi da bravi divulgatori superficiali sventolano; esso tutto è tranne l’accompagnamento consapevole verso l’identità, il riconoscimento e la responsabilità. Felicissima di essere presente anche questa volta, anche con questa famiglia».
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