Collesalvetti Una mozione del PD per contrastare la vendita di oggettistica rievocativa dell’ideologia fascista. È quanto presentato dal gruppo consiliare di maggioranza durante la seduta di ieri, venerdì 22 giugno, del Consiglio Comunale. Un documento, questo, mediante il quale si auspica anche un inasprimento della legislazione penale sulla materia. Ad esporre la mozione il consigliere Dario Fattorini. Sulla questione si è sviluppato un vivace dibattito.

Il dibattito in Aula Ad intervenire per prima la consigliera del Movimento Cinque Stelle Loredana Pantaleone, che in apertura del suo intervento ha ricordato di essere nipote e figlia di partigiani, ma ha messo in guardia dai documenti in cui «c’è tanta retorica». «Vogliamo pensare alle cose serie di questo Comune?! Io il fascismo non lo individuo negli oggetti, ma nelle azioni che fa il Governo contro i cittadini». «Avremmo bisogno di cose ben più serie ed importanti in questo Paese e in questo Comune».

Dopo di lei è intervenuto il consigliere di Forza Italia Serafino De Luca che ha ricordato la legislazione già esistente in materia. «I morti ci sono stati da una parte e dall’altra. Sempre con queste cose retoriche, con tutti i problemi che ci sono. Fattorini porta sempre cose senza senso», ha concluso De Luca. Infine il sindaco Lorenzo Bacci, che ha ammesso che a Collesalvetti questo fenomeno non esiste: non si trovano questi “gadget” in commercio nel Comune colligiano, ma al contempo ha sottolineato l’importanza di rimarcare l’assetto ideale a cui si ispira un’Amministrazione e di evidenziare i disvalori come tali. «Non è vero che ci sono parti uguali contrapposte: da un lato c’è chi ha deciso di combattere per la libertà e la democrazia e dall’altra chi ha deciso di combattere perché questo Paese rimanesse una dittatura che privava della libertà i propri cittadini». 

La mozione è stata approvata con i soli voti del PD, il voto contrario del consigliere di Forza Italia e l’astensione della consigliera Cinque Stelle.

Il post del sindaco Bacci

Il dibattito sulla bacheca FB del sindaco Bacci Il dibattito però non si è esaurito in Consiglio Comunale. In un post sulla sua bacheca FB il sindaco Bacci ha scritto: «“Siamo tutti contro l’apologia di fascismo, però…”…Però in Consiglio comunale a Collesalvetti, la mozione presentata in merito alle azioni finalizzate a contrastare la vendita e la diffusione di oggettistica raffigurante immagini, simboli o slogan rievocativi dell’ideologia fascista passa solo con i voti del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, il voto contrario del consigliere di centrodestra e l’astensione del M5S».

Tanto basta per scatenare la polemica. Commenti da ambo le parti. C’è chi dà addosso ai Cinque Stelle («Il Movimento 5 fasci non si smentisce mai») e chi ricorda che loro non sono «né di Destra né di Sinistra, ma soprattutto né di Sinistra e nemmeno di Centro». Come chi sottolinea che «purtroppo in Italia il fascismo non se n’è mai andato ed evidentemente i Cinque Stelle e il consigliere di Centrodestra hanno paura di perdere i voti della parte fascista del loro elettorato!». Non manca nemmeno chi si sofferma sulla questione relativa all’importanza della mozione stessa: «Quando si tratta di discutere di str…. siete sempre in prima fila… complimenti… quando si parla di cose serie (es: diritti dei lavoratori) i valori di Sinistra dove sono?!».

Nel dibatto, anche nomi noti della politica colligiana. Così l’assessore Donatella Fantozzi, che scrive: «l’astensione è una dichiarazione di non conoscenza dell’argomento. I pentastellati quindi non conoscono la storia e neanche la Costituzione, e probabilmente preferiscono non ricordare la strage di esseri umani che il Fascismo ha perpetrato. Bene, più si fanno conoscere e più son contenta. Ci vorranno sforzi disumani per trovare le motivazioni da parte di chi vorrà continuare a difenderli e a votarli», ma c’è chi, con tanto di emoticon sorridente, le commenta: «Quale Costituzione? Quella antifascista che hanno difeso dallo scempio della Riforma Boschi? Mi sa che non avete ancora digerito il 4 dicembre». Interviene nuovamente anche la consigliera Cinque Stelle Loredana Pantaleone, che commenta: «Si combatte il fascismo e si perpetua da 70 anni a questa parte a fingere di essere di Sinistra. A me non fa paura un passato che grazie a Dio e ai nostri partigiani non c’è più. Mi fanno più paura i Governi che negli ultimi decenni hanno distrutto tutto quello per cui i nostri nonni e genitori hanno combattuto: la libertà, la giustizia». Anche il collega pentastellato Ettore Fiaschi dice la sua: «riguardo l’ignoranza sulla Costituzione, qualcuno si dovrebbe sciacquare la bocca prima di nominarla. Qualcuno che appoggia un Governo che prova a fare leggi che risultano sempre anticostituzionali.  Questa è dimostrazione che quella parte politica è ignorante in materia».

E fra chi parla di «sudditi prostranti» e chi ironizza commentando con immagini di gente che si arrampica sugli specchi, chi appoggia la mozione e le tesi del sindaco e chi ne evidenzia «irrilevanza» ed «ipocrisie», c’è da giurarci: il dibattito non si spegnerà a breve.

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