Guasticce Un’unica festa in due momenti. A Guasticce il carnevale si è strutturato così: il pomeriggio, a cura del gruppo mamme in collaborazione con la parrocchia, una sfilata in maschera per le vie del paese e ancora: giochi e baby dance per la gioia dei più piccoli, mentre la sera un appuntamento per quelli un po’ più grandicelli con un’apericena carnevalesca, a cura del gruppo dei ragazzi della costituenda Pro Loco, anche se non è mancato chi ha portato i propri figli anche a questo secondo momento.
Un’atmosfera di festa, quella che si è respirata per tutto il giorno, ma anche, per i ragazzi della costituenda Pro Loco, dopo il primo banco di prova con l’apericena natalizia, una seconda occasione per mettersi in gioco. Una prova riuscita molto bene.
Erano circa una ventina: chi stava in cucina a preparare i vassoi con le pietanze, chi serviva cibo e drink da dietro il tavolo, chi ancora stava alla cassa e chi si occupava della musica, senza considerare le ragazze che facevano ballare i bambini. Il tutto condito da quel fondamentale entusiasmo che deve assolutamente avere chi, come loro, vuol mettersi in gioco per animare il paese.
Paese che, a onor del vero, non ha risposto, quantitativamente parlando, molto bene: non erano in tanti a partecipare. Ma è anche vero che l’avventura di questi ragazzi è appena agli esordi. Così come è pur vero che c’era anche un evento sostanzialmente molto simile nel pomeriggio e che Guasticce è una frazione molto difficile dal punto di vista della disposizione a rispondere agli eventi di aggregazione sociale. L’avventura di questi ragazzi è complicata proprio per questa difficoltà di Guasticce a vivere momenti di socializzazione di massa, per la logica dei piccoli orticelli e di altre piccolezze cui la frazione dell’Interporto non è affatto immune. Riuscirà la vitalità di questi ragazzi, integrata alla buona volontà di chi organizza eventi simili nel paese, a trasfigurare Guasticce?
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