Livorno  Un dibattito per analizzare le capacità logistiche, industriali ed economiche dell’interporto Toscano “Amerigo Vespucci”. È questo il tema dell’incontro “Interporto, elemento essenziale del sistema logistico Tirrenico” organizzato dalla federazione e dall’unione comunale del Partito Democratico di Livorno in collaborazione col Circolo PD San Jacopo, che ha avuto luogo martedì sera a Livorno presso il Circolo Arci “Di Sorco” in Via San Jacopo in Acquaviva. Relatore. l’assessore all’assetto del territorio del Comune di Collesalvetti Riccardo Demi. Con lui Sergio Muzi dell’Assemblea Territoriale del PD e il dirigente del PD livornese Federico Bellandi.

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L’importanza del territorio colligiano dal punto di vista industriale e la peculiarità dell’Interporto Ad introdurre la discussione è stato Sergio Muzi, che ha sottolineato l’importanza della logistica per la ripresa economica dell’area labronica e ha fatto il punto sulle varie questioni portuali e dei bacini. Muzi ha inoltre spiegato ai presenti quella che è la funzione fondamentale dell’Interporto dal punto di vista logistico ed economico poiché a suo dire «la partita della re-industrializzazione si giocherà tutta nel Comune di Collesalvetti».  Muzi ha in seguito lasciato la parola all’assessore colligiano Riccardo Demi che ha dato man forte a quanto affermato da Muzi, ricordando, fra le altre cose, l’ingresso in Autorità Portuale del Comune di Collesalvetti e riportando alla memoria altre vicende che hanno portato l’Interporto al centro della cronaca. «Iniziative come questa – così l’assessore – sono importanti per capire lo stato attuale delle cose partendo dall’assetto del territorio del comune di Collesalvetti». Demi ha ricordato anche la nascita degli Interporti avvenuta negli negli anni ’70, quando la politica decise di investire sull’intermodalità. Diversi Interporti sono infatti presenti nelle varie aree di Italia. «L’Amerigo Vespucci, presente nel nostro territorio – ha però sottolineato l’assessore – ha una sua peculiarità rispetto agli altri. Infatti si trova a 5 km  dal porto di Livorno. Questo – ha continuato Demi – stride,  perché non si può pensare di rompere una tratta».
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Le potenzialità dell’Interporto come base di insediamenti produttivi Demi ha in seguito fatto un focus su altri Interporti presenti sul territorio nazionale per far capire l’utilità che queste infrastrutture hanno e per rendere meglio l’idea sulla differenza sostanziale che esiste fra essi e l’interporto Toscano Amerigo Vespucci.  «L’interporto di Prato – così Demi – ad esempio si trova più nell’entroterra. Esso serve le zone di Prato, in modo particolare per quello che concerne i materiali per l’industria tessile, ma anche la zona di Firenze. Esso è un Interporto di spedizionieri che si interfaccia principalmente col porto di La Spezia». «Il ruolo della politica in questo settore – ha contiunato l’assesore – il ruolo delle Amministrazioni è  quello di far leva sullo strumento urbanistico, incentivando l’introduzione di funzioni industriali, nel nostro caso, all’interno dell’ Interporto Vespucci, per far sì che si possa dar luogo ad iniziative che altrimenti non potrebbero trovare sistemazione in altri luoghi. Nel territorio, infatti, non ci sono altre aree immediatamente utilizzabili. L’Interporto – ha poi evidenziato Demi – ha un piano particolareggiato che permette a chi è intenzionato ad avviare un’iniziativa di tipo imprenditoriale all’interno della struttura di poterlo fare in pochi mesi senza varianti di tipo urbanistico». 
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L’Amerigo Vespucci e la sua connessione con altre realtà territoriali Demi ha poi parlato della vocazione retroportuale dell’Interporto e dell’intento politico che sta dietro all’ingresso  in Autorità Portuale. «Forse l’Interporto – così Demi – non ha reso quanto ci si aspettava in termini occupazionali, ma ha un’importante funzione di retro-porto, in quanto struttura collegata al porto dalla ferrovia, che è un’infrastruttura fondamentale perché favorisce l’integrazione con il territorio. Da sottolineare è anche la possibilità di interfaccia dell’Interporto con l’aeroporto di Pisa e altre infrastrutture». Due parole sono state spese anche sulle polemiche politiche che sono nate sul tema dell’Interporto. Demi ha ricordato che «ci sono state delle resistenze da parte di Movimento Cinque Stelle, Sel e Rifondazione Comunista, che hanno presentato alle interrogazioni parlamentari. Anche se non capisco il perché di questa a levata di scudi».
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L’assessore Demi si è anche soffermato su altri temi sottolineando l’importanza dello scavalco ferroviario e ricordando che «all’interno dell’Interporto è presente un centro direzionale che ospita il laboratorio del Sant’Anna sulla robotica poiché politicamente abbiamo voluto che l’Interporto si aprisse a 360° facendo capire che questa è un’area per insediamenti veloci e grandi opportunità». Infine è stato fatto un riferimento alla STC, la struttura temporanea di coordinamento per favorire gli insediamenti all’interno dell’Amerigo Vespucci. Molte altri sono i temi che sono stati trattati, tra cui quello dell’area franca. In seguito, ma anche durante l’esposizione di Demi, i partecipanti hanno preso parte al dibattito intervenendo e sottoponendo all’attenzione dell’assessore e membro della segreteria politica del PD varie questioni.
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