Martino Mancini (Fotoclub Collesalvetti)

Martino Mancini (Fotoclub Collesalvetti)

Collesalvetti Il Fotoclub Collesalvetti compie 35 anni. Un traguardo importante per questa associazione colligiana, che ieri ha festeggiato il proprio compleanno nei locali della Biblioteca Comunale, fra cittadini e autorità. Collenews ne ha intervistato il presidente, Martino Mancini.

 

Mancini, 35 anni di Fotoclub… com’è iniziata questa avventura?

«Alcuni miei amici mi chiesero se ero disposto a fondare un circolo fotografico. “Da appassionato di fotografia – risposi loro – mi chiedete una cosa che mi alletta”. Nacque così il Fotoclub Collesalvetti nel 1982. Ora sono rimasto l’unico socio fondatore».

 

In lei com’è nata la passione per la fotografia?

«C’è sempre stata. La scintilla durante una vacanza che feci nel ’72 sulle Dolomiti. Io non avevo macchina fotografica, ma un mio amico sì. C’erano dei paesaggi straordinari, era la prima volta che ci andavo, così stavo in continuazione a chiedergli perché non faceva foto a questo e a quello scenario. Lui mi rispondeva: “ne ho già fatta una…”. E io controbattevo: “Ma come ne hai già fatta una?! Non lo vedi, che spettacolo?! Eravamo a Cortina d’Ampezzo; entrai in un negozio e comprai la mia prima macchina, una Kodak Instamatic a cartuccia. La pagai 10.000 lire all’epoca. Uscii dal negozio, dopo 10 minuti avevo già scattato 36 foto, mentre questo mio amico scattava una foto al giorno».

 

La festa per il 35° compleanno del Fotoclub Collesalvetti

Tornando al Fotoclub Collesalvetti, quali sono state le tappe principali nella vita del vostro circolo?

«La cosa che più ci stava a cuore era la ricerca delle foto storiche, che raccontassero la storia del territorio. Abbiamo un archivio di circa 1.800 fotografie, che partono dalla fine dell’800 e arrivano praticamente ai giorni nostri».

 

Siete dunque andati dalla gente, ve le siete fatte dare e avete fatto così questa raccolta…

«Esatto. Su queste abbiamo fatto delle mostre (che riscuotevano un successo enorme: tanti paesani ci si ritrovavano…) e poi le abbiamo raccolte in un unico volume intitolato “Lungo il sentiero della memoria”».

 

É in commercio questo libro? Quando è stato messo in pubblicazione?

«É introvabile. Lo feci io nel 2014 con l’aiuto dell’amico Lido Pacciardi e dell’Amministrazione. Purtroppo, per scarsità di fondi, ne abbiamo potute fare solo 200 copie che andarono a ruba».

 

Ma esiste l’originale in file? C’è possibilità che lo ristampiate?

«C’è questa possibilità, ma per far questo andranno trovati i fondi».

 

Quanti iscritti conta oggi il Fotoclub Collesalvetti?

«Siamo in 24, di cui una quindicina iscritti alla FIAF, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, che ci ha insignito del titolo di Fotoclub benermerito della fotografia italiana».

 

Siete sesti in classifica nazionale, ho sentito…

«Sì, sesti per risultati nei concorsi valevoli per la statistica FIAF. Un’altra cosa che mi ha fatto piacere sono le onorificenze personali. Anch’io ho ricevuto quella BFI (benemerito della fotografia italiana) che viene concessa a quelle persone che si prodigano per divulgare l’arte della fotografia. L’altra onorificenza, che ho ricevuto nel 2007,  è l’AFI (artista fotografo italiano)».

 

Il ricordo più bello che ha di tutti questi anni?

«Ce ne sono tanti… Personali o come Fotoclub?».

 

Entrambi.

«A livello personale, quando ho vinto premi importanti (e ce ne sono stati diversi: ultimamente ho preso un primo premio al 15° circuito del Ponente Ligure a Pietra Ligure). Come Fotoclub, quando siamo stati insigniti delle onorificenze: son belle soddisfazioni. Come quella di sapere che siamo sesti a livello nazionale in una classifica in cui ci sono tantissimi circoli, da Bolzano a Canicattì».

 

Poi avete il supporto dell’Amministrazione Comunale…

«Sì, ci aiuta consentendoci da 35 anni di poterci riunire in una saletta nei locali della Biblioteca. Un’opportunità importante perché senza sede sarebbe dura».

 

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