Collesalvetti Una lettera del Comitato ambientale colligiano Collesalviamo l’Ambiente ai capigruppo del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia in Consiglio Comunale. La missiva chiede espressamente ai capigruppo “di comunicare a mezzo stampa e/o Internet la Vostra posizione, i Vostri intendimenti e le eventuali iniziative che ritenete opportuno intraprendere” in relazione alla questione Lonzi-Biscottino.
«Sono trascorsi ormai più di 50 giorni (10 marzo 2016) – si legge in apertura della lettera – dal deposito da noi effettuato presso la Sede Comunale della petizione popolare (con oggetto la situazione in divenire presso il sito Piattaforma del Biscottino e che, come testimoniano le mille firme raccolte e depositate, preoccupa legittimamente i residenti nelle frazioni più vicine al sito) per chiedere “un formale e definitivo impegno di tutta l’Amministrazione nel contrastare la scelta portata avanti dalla BTT, anche mediante l’adozione di una modifica alla norma tecnica di attuazione della singola zona oggetto di intervento (in modo da essere più rapidi nella soluzione della problematica), in senso restrittivo”».
Una missiva, questa, che mira ad «interpellare direttamente le varie forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale per chieder loro di farsi carico, ciascuna per la propria parte di responsabilità verso i propri elettori, di assumere quanto meno una posizione chiara e definita, sia riguardo la nostra petizione che, più in generale, in relazione allo spostamento a Biscottino delle attività della azienda Lonzi Metalli SRL dall’attuale sito di Via del Limone – Livorno e alla richiesta di ampliamento delle tipologie di rifiuti trattati avanzata presso la Provincia di Livorno dalla stessa Lonzi Metalli SRL tramite la consociata Biscottino Trattamento Terreni SRL».
Insomma, da parte di Collesalviamo l’Ambiente la richiesta di una presa di posizione tanto politica quanto pubblica su questa questione. La missiva si conclude con una manifestazione di disponibilità da parte del comitato ad incontrare i capigruppo destinatari della lettera «per meglio chiarire il senso della petizione presentata» e con l’informativa che «provvederemo altresì a rendere pubblica questa nostra lettera con ogni mezzo a nostra disposizione».
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