Editoriale Gli sviluppi giudiziari della vicenda della Cittadella dello Sport, con il Comune che dovrà pagare 4 milioni di euro in virtù della fideiussione stipulata (a meno che in appello la sentenza di primo grado non venga ribaltata), sono piombati come un fulmine a ciel sereno nel tranquillo Comune di Collesalvetti, una zona decisamente disabituata a “notizione” di questa portata. Numerosi gli interrogativi che i colligiani si stanno ponendo in queste ore, privatamente e pubblicamente sui Social Network, dove si è già sviluppato un nutrito dibattito.
Se è vero che è normale segno di maturità democratica che di questo argomento se ne discuta sui Social, è tuttavia quantomai necessario che la discussione politica si sviluppi nelle sedi opportune. In altre parole, in Consiglio Comunale. Se pare scontato che le opposizioni prenderanno la palla al balzo (difficile prevedere in che modo: se con un’interrogazione o addirittura con una mozione di sfiducia), interessante sarà capire che partita giocherà la maggioranza targata PD. Se Bacci nella sua Nota di ieri ha parlato apertamente di «un problema creato da altri», ora nella sua duplice veste di sindaco (ma soprattutto segretario del PD territoriale) si trova nella delicata posizione di dover sconfessare l’operato di una precedente Amministrazione di egual colore politico.
Ciò che è certo è che con questa partita tutti si giocano tutto, politicamente parlando. Bacci si trova davanti alla sua prima grande sfida che intreccia il suo secondo mandato da sindaco di Collesalvetti al suo ruolo partitico alla guida del PD livornese; una partita molto delicata per lui: ne va della sua futura carriera politica. Se riuscirà a giocare una buona partita ne uscirà forgiato e paradossalmente questo potrà essere un elemento che gioca a suo favore. Diversamente, lo scenario per lui potrebbe essere decisamente più fosco. Parallelamente è lo stesso PD a giocarsela tutta: la sua storica, ininterrotta, esperienza al governo del territorio colligiano trova qui un bel banco di prova. Se ne esce “vivo”, si assicura un’altra mezza eternità nei palazzi del potere colligiano. Se supera una prova come questa, difficile che qualcos’altro possa scalfirlo. Ma la partita è dagli esiti tutt’altro che scontati. Come infatti sul caso Aamps a Livorno il PD a guida Bacci si è buttato in una lotta politica a corpo libero contro il Movimento Cinque Stelle, adesso potrebbe accadere lo stesso a parti invertite. Anche il Movimento Cinque Stelle, infatti, si trova davanti a un banco di prova: adesso dai suoi elettori è chiamato a dimostrare l’incisività della propria azione politica.
In tutto questo, salvo ribaltamenti giudiziari, ci sono quei 4 milioni da pagare. Tutti si chiedono, se del caso, come; da dove verranno presi. Ma l’Amministrazione Comunale – che come tutti i colligiani spera di non dover sborsare quella cifra da capogiro – farà senz’altro chiarezza su questo punto.
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