Stagno All’indomani della divulgazione da parte del Comune del bando per la gestione della pista “Ivo Mancini” di Stagno (leggi qui), la reazione della Pro Loco “Vivere Insieme” (gestore dell’area fino allo scorso 31 dicembre) non si è fatta attendere. Ed è una reazione amareggiata.
«È vero che la legge regionale richiamata nel bando – così il presidente della Pro Loco, Emanuele Marcis, in conferenza stampa – richiama alla promozione degli impianti sportivi, ma si fa riferimento anche alla gestione di aree pubbliche. All’articolo 1 di questa legge si riconosce la pratica sportiva come fondamentale, ma si parla anche dello sviluppo dell’associazionismo e del volontariato. Questo bando pubblicato dal Comune non tiene conto di questi secondi elementi e ad oggi la Pro Loco non ha i requisiti per poter partecipare alla gara in quanto non è un’associazione sportiva. Non potrà partecipare se non in via indiretta qualora il vincitore del bando volesse dare in subconcessione l’area attrezzata per lo svolgimento di eventi ricreativi. Ma accetteremo questo solamente sulla base di un giudizio sulla serietà e affidabilità del vincitore del bando».

Emanuele Marcis, presidente della Pro Loco “Vivere Insieme” Stagno
«Il nostro impegno durante questi anni – ha puntualizzato Marcis – non è che dovesse significare necessariamente un nuovo affido alla nostra Pro Loco (il bando è pubblico, come dev’essere e possono partecipare tutti), ma da qui a non tenere minimamente in considerazione il lavoro fatto da un’associazione di volontariato… Con questa conferenza stampa rendiamo edotti dei fatti i nostri 200 soci e a tutti gli abitanti della frazione più grande del Comune. In questi anni abbiamo prodotto fatti e non parole per cui poteva quantomeno essere elaborato un bando con un’orizzonte un po’ più ampio, a beneficio di tutti».
Marcis ha lamentato anche come «a fronte degli investimenti fatti dalla nostra associazione su quest’area pubblica, non è stato dato valore a niente. Nel maggio 2014 la nostra Pro Loco ha presentato un progetto, di orizzonte prospettico più ampio, che riguardava una pista di automodellismo off road e che è approvato all’unanimità dalla Giunta Comunale. A leggere questo bando, è come se nulla di tutto ciò esistesse, è come se si ripartisse da zero. E questo onestamente ci dispiace fortemente. Inoltre, è saltato ai nostri occhi, nel bando, che su 100 punti dati nella valutazione tecnica, 50 sono previsti dal progetto sportivo, 30 dalle condizioni economiche e 20 dalla qualità del progetto di gestione dell’area ricreativa; una componente assolutamente residuale».

Alessandra Donati, vicepresidente della Pro Loco
Dal canto suo, la vicepresidente Alessandra Donati ha sottolineato anche la manutenzione fatta dalla Pro Loco su quell’area e ha voluto spendere alcune parole sulle ore di fruibilità della stessa da parte della cittadinanza. «Nel bando – così la Donati – si obbliga il gestore a tenere aperta l’area per almeno 3 ore al giorno; noi la tenevamo aperta molto di più. Tre ore sono totalmente insufficienti per le esigenze dei cittadini di Stagno. Stessa cosa per la domenica. L’ultimo giorno della settimana è sempre pieno di bambini che imparano ad andare in bicicletta in un luogo sicuro e tranquillo, stanno con le loro famiglie… Mentre nel bando non è previsto che la pista resti aperta la domenica, ma solo dal lunedì al sabato. Questo tornare indietro ci dispiace».
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Il bando è stato fatto solo non ottica di business. Come del resto le autorizzazioni concesse alla centrale a biomassa, il progetto Lonzi, Terna ed i prossimi che verranno. Vorrei solo sapere quanti posti di lavoro sono riusciti a creare con questa filosofia.
e’ tutto molto chiaro….
Dilettanti allo sbraraglio….!?
Direi che saltano agli occhi i due pesi e le due misure,tra il bando per la Pista Ciclistica confezionato in modo da escludere la Pro Loco…ed il bando per i campi sportivi e l’ex Macchia Verde confezionato invece su misura per il Livorno Calcio…ma come recita il primo commento è già un pò che questa Amm.ne sta raschiando il fondo di tutti i barili pur di farsi bella per non aver aumentato le tasse…a parte quelle che fino al 2014 non esistevano.
Ormai ho smesso di meravigliarmi, ho capito che questa gente non mi rappresentava molto tempo fa , e i fatti mi danno ragione, troppe sono le scelte fatte sopra la testa dei cittadini e a loro danno, che cosa sia la politica questi non lo sanno, come più volte ho detto oramai ci si candida solo ed esclusivamente per crearsi una opportunità di lavoro privilegiata, e questo comporta per forza di cose accettare compromessi , ma soprattutto favorire chi può tornare utile .
Amministrare un paese, un comune, una comunità, significa innanzi tutto creare le condizioni, di aggregazione di socializzazione, perché è solo così che si sveglia l’interesse del proprio territorio, e non bisogna aver paura dei cittadini che si riuniscono in associazioni, ma bisogna sostenerle sempre e comunque anche se a volte sono in disaccordo, con le amministrazioni, poiché questa è la democrazia, e perché solo ed esclusivamente attraverso le critiche si può crescere e non certamente con gli assensi omertosi. Il bando è una cosa giusta perché attraverso quello tutti possono avere la possibilità di presentare le proprie idee , ma deve essere fatto in modo tale che non escluda nessuno, soprattutto quelle associazioni che hanno reso possibile il bando stesso, infatti se per esempio non ci fosse stata la proloco a gestire l’ area in questione oggi non ci sarebbe altro che un allevamento di biacchi. E a niente serve citate una legge regionale, poiché la stessa non nega di fatto questa possibilità, e allora perché una scelta tanto settaria? Per punire qualcuno? Per vendetta? Per favorire qualcun altro magari da Livorno, in modo da diventare sempre di più una circoscrizione di Livorno , capisco che per molti oramai i giochi su questo comune sono finiti e che per la propria carriera guarda altrove ma non è svendendo le nostre ricchezze che si acquista consenso, e per ricchezze intendo quelle dell’associazionismo.