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BENEDETTI REPLICA A BACCI: «USCIRE DALLA MAGGIORANZA?! NON CI PENSAVAMO PROPRIO; ABBIAMO DATO IL NOSTRO APPORTO, MA…»

Bacci Rossi BenedettiStagno A una settimana esatta di distanza dall’intervista rilasciata dal sindaco Bacci a Collenews (leggi qui), nella quale aveva trattato, fra gli altri argomenti, anche dei rapporti, ormai logori, con Rifondazione Comunista, ecco che il segretario, Alberto Benedetti, replica alle parole del primo cittadino «a tutela dell’immagine del partito». «Mi trovo costretto, mio malgrado – scrive Benedetti in una nota – a replicare a quanto dichiarato dal signor sindaco nell’intervista rilasciata nei giorni scorsi a Collenews, smentendo categoricamente tutto quello che lui ha affermato in merito ai rapporti interni alla ex coalizione ed alle dinamiche che hanno portato il nostro partito ad uscire dalla maggioranza».

 

L’accordo di maggioranza «Trovo alquanto fuorviante e pretestuoso far credere ai cittadini che già dal giorno dopo le elezioni da parte nostra sia stata ventilata tale intenzione». Benedetti si riferisce a questa frase di Bacci: «per pochi voti RC è rimasta fuori dal Consiglio e fin dai primi giorni dopo le elezioni ha cominciato a ventilare questa scelta, ossia il venir meno all’accordo di maggioranza, come inesorabile». «Tutt’altro – replica Benedetti -. Per circa un anno abbiamo cercato di dare il nostro apporto e il nostro contributo, purtroppo con scarsi risultati e poca considerazione da parte di un’Amministrazione più concentrata a tenere insieme le dinamiche del partito che non a confrontarsi con le altre forze politiche che bene o male le avevano permesso di vincere al primo turno».

 

Le ragioni della rottura Il segretario RC nella sua nota spiega che «nell’arco di questo anno ci sono stati vari episodi che ci hanno fatto ripensare al nostro ruolo all’interno di una maggioranza appiattita sulle scelte del Partito Democratico e con scarsa propensione al confronto con le altre forze politiche. La decisione di uscire ufficialmente è arrivata da parte nostra dopo l’approvazione di un bilancio per noi inaccettabile, sul quale non ci è stato possibile intervenire in alcun modo in quanto nessuna delle nostre proposte è stata presa in minima considerazione». «È vero – precisa Benedetti – che come Partito di Sinistra siamo favorevoli al taglio delle tasse, ma quando i soldi vengono presi da chi ce li ha, non quando questo comporta, a fronte di una riduzione di circa quindici euro annui a famiglia, la privatizzazione dell’istituzione Schumann, la privatizzazione del servizio mensa scolastico e un taglio di circa il 60% delle risorse a ColleCoop, la quale vorrei ricordare è una cooperativa sociale di tipo B».

 

«Saremmo rimasti in maggioranza» «Per questo mi sento di affermare che non saremmo rimasti in maggioranza neanche avessimo avuto un rappresentante in Consiglio Comunale e un assessore in giunta, in quanto le scelte fatte da questa Amministrazione sono scelte di Destra, liberiste, volte soltanto agli interessi dei privati e in linea con le politiche nazionali del governo Renzi. Anche la questione scuolabus, rientra nelle scelte di bilancio che questa Amministrazione ha fatto e che noi non abbiamo condiviso e qui ci corre l’obbligo di sottolineare le non verità raccontate dal sindaco».

 

Il caso-scuolabus a Biscottino «Avevamo portato alla sua attenzione il disagio che la soppressione della corsa dello scuolabus avrebbe creato alla famiglia della bambina residente a Biscottino, portandogli anche delle possibili soluzioni e sperando in un suo interessamento per il superamento del problema, ma dopo circa venti giorni di attesa, a scuola già iniziata, non era ancora stata trovata una soluzione, cosa che aveva scatenato le proteste dei genitori, che supportati da altre mamme hanno manifestato in Consiglio Comunale». (leggi qui, ndr)

 

«Nessun ringraziamento a chi poco ha fatto» «La soluzione in seguito è arrivata solo grazie alla famiglia che ha trovato la persona disponibile a tenere la bambina all’uscita della scuola fino all’arrivo dello scuolabus e all’interessamento di quello che lui definisce “terzo settore” nella persone del presidente della Pro Loco di Stagno Emanuele Marcis che ha provveduto a stipulare un accordo con la dirigente scolastica in modo da permettere alla bambina di attendere il pulmino all’interno dell’edificio e non fuori come era stato paventato dall’Amministrazione. Quindi, a parte l’interessamento degli uffici preposti, nessun ringraziamento è dovuto nei confronti di chi poco ha fatto e che ora ha la presunzione di sostenere che senza il nostro intervento si sarebbe tutto risolto in pochi passaggi».

 

Il lato umano e quello politico «Riteniamo particolarmente emblematico – conclude Benedetti – il fatto che come sindaco lui affermi di essere deluso più umanamente che politicamente, evidenziando così la scarsità di argomenti di replica politica, rispetto alle critiche mosse, a tal punto da preferir, con tali affermazioni, tentare di ferire le persone coinvolte. Per quanto ci provi, non riuscirà a trascinarmi su questo piano, in quanto personalmente ho sempre cercato di scindere il lato politico da quello personale, ritenendo tra l’altro che le questioni personali non interessino affatto i cittadini ai quali sono dovute risposte di ben altro genere».

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