Simone MignaccaLivorno Erano circa le 22:30 di ieri quando Simone Mignacca, 24enne di Guasticce, stava tornando a prendere la sua macchina, che aveva parcheggiato sugli Scali degli Olandesi, a Livorno. Una serata, apparentemente, come tutte le altre, ma così non era. «Ad un certo punto – racconta il ragazzo – vedo un gruppo di quattro ragazzi di età compresa fra i 25 e i 30 anni di nazionalità dell’est Europa; passo oltre, ma dopo loro iniziano ad urlare in lingua straniera e poi rincorrono, mi fermano, mi circondano e mi chiedono ripetutamente il portafoglio minacciandomi di picchiarmi qualora non glielo avessi dato».

 

 

«Fortunatamente – conclude Simone – sono sbucati dall’altra parte della strada due ragazzi, anch’essi stranieri, africani. Io gli sono andato incontro per sfuggire da quei malviventi, in cerca di protezione. Loro mi hanno accolto, capendo il pericolo in cui ero incorso, e mi hanno detto di andare con loro. Mi sono lasciato così alle spalle questi delinquenti, mentre continuavano ad inveire contro di me. I due ragazzi africani mi hanno accompagnato alla macchina, li ho ringraziati e me ne sono andato».

 

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