Guasticce Prosegue il botta e risposta fra l’attuale assessore all’Ambiente, Riccardo Demi e il suo predecessore Paolo Schiavon, che figura fra i 5 firmatari di una lettera – inviata fra gli altri alla Regione e alle Procure della Repubblica di Livorno e della Corte d’Appello di Firenze – in cui si lamenta «la manifesta inerzia del Comune di Collesalvetti». Demi aveva replicato all’ex assessore, dalle pagine di Collenews (leggi qui), chiedendosi retoricamente «dov’era Schiavon quando era deputato alla gestione dell’ambiente?!» e parlando di «intento provocatorio veramente palese». Ora è Schiavon a controreplicare.
Quanto alla cementificazione dell’area dell’Interporto, rileva come fosse “Opera di interesse nazionale” e giudica “da sprovveduti” l’atteggiamento di chi eventualmente avesse pensato che il Consiglio Comunale colligiano potesse opporvisi. E rileva come come furono tuttavia previste aree di compensazione, che – accusa – ora non sono più tali e sono state trasformate «in aree industriali o sapientemente rialzate come nel caso dell’Area a Servizi». «Aree, queste – denuncia Schiavon – storicamente vocate alla compensazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Guasticce».
«É del tutto evidente – scrive l’ex amministratore pubblico in una Nota – che tra le letture preferite dell’assessore Demi non figurino opere di Antonio Gramsci; se solo avesse letto qualcosa del celebre filosofo e politico nato a Ales si sarebbe sicuramente ricordato una sua famosa frase: “studiate, un giorno avremo bisogno di tutto il vostro sapere”».
Un piano…. «datato anni ’90» «Avesse studiato gli atti – scrive ancora Schiavon – e sopratutto conoscesse la storia, anche recente, del Comune che ha la fortuna di amministrare, avrebbe sicuramente visto che il “Piano per la messa in sicurezza della Piana di Guasticce”, oggi per la quasi totalità realizzato, è datato anni ’90. Avesse studiato, conoscerebbe la filosofia che ha guidato la sua stesura: la divisione delle acque alte da quelle basse. Avesse studiato, saprebbe che tutte le “interferenze” dei vari corsi d’acqua cosiddetti alti (Tora e Acqua Salsa) con la piana di Guasticce sono state eliminate. Avesse studiato, saprebbe quando sono state realizzate queste opere, quando è stato realizzato l’impianto idrovoro, conoscerebbe il suo dimensionamento».
Cementificazione e mitigazione «Avesse studiato, saprebbe che il Centro Intermodale fu realizzato in quanto “Opera di interesse nazionale” (ubi maior…) e che solo gli sprovveduti possono pensare che il Consiglio Comunale si sarebbe potuto opporre; avesse studiato, saprebbe benissimo che intorno ai 300 ettari del Centro furono previste aree di “mitigazione, compensazione e salvaguardia dell’abitato di Guasticce”, aree di salvaguardia solo recentemente trasformate in aree industriali o sapientemente rialzate come nel caso dell’Area a Servizi. Aree, queste, storicamente vocate alla compensazione idraulica a salvaguardia dell’abitato di Guasticce».
«“Abbiamo bloccato la pianificazione”, dice Demi. Forse quella recente! Perché per il passato non era previsto proprio nulla in quelle aree. Avesse letto la petizione, avrebbe facilmente potuto verificare la firma di decine di cittadini esasperati, proprietari di terreni e abitazioni invase dall’acqua e non solo e non si sarebbe, forse, lasciato andare a attacchi personali, ma tant’è! Quanto al Colatore est, signor assessore, si chiama “Colatore” e non “Collettore”. Ed è un dato che non ci siano progetti per la sua realizzazione nel sito attuale, così come non esiste uno studio idraulico (Demi sostiene il contrario, ndr). Se ci sbagliamo, ed è possibile, se la conferenza dei servizi dell’11 settembre 2014 non ha fatto quelle considerazioni, ci fornisca gli atti. In ultimo, davvero, mi sia consentito stendere un velo pietoso sulla “questione” centrale a biomasse citata da Demi, la gestione della quale da parte del solerte assessore può essere facilmente valutata da chiunque».
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In questa diatriba fra i due non voglio entrare sul lato tecnico della questione o sulla capacità tecnica dei due, so solo che uno è stato assessore passando dal vaglio diretto degli elettori (Schiavon) e ben conoscitore della zona, mentre l’altro è stato nominato dal Sindaco , senza sapere quali erano le sue competenze tecniche specifiche a riguardo dell’ambiente, perchè l’unica volta che si è presentato al vaglio degli elettori non l’hanno votato nemmeno in Parrana dove c’è piovuto.
Meno male che invece lo Schiavon ha studiato tanto, altrimenti Il paese di Guasticce sarebbe stata un’oasi naturale…….per l’anatre.
Demi buffone e arrogante