Il vicesindaco Alberto Benedetti

Alberto Benedetti (segretario RC)

Stagno «Apprendiamo dalla stampa locale alcune notizie frammentarie inerenti alla situazione per cui all’interno della raffineria Eni di Stagno tre nuove ditte avrebbero vinto le gare di appalto per quel che concerne le menutenzioni degli impianti. Sempre dalla medesima fonte apprendiamo di una preoccupazione sempre più profenda per la sorte di quei lavoratori esterni all’Eni, che fino ad oggi hanno lavorato in raffineria con altre ditte, oggi non più vincitrici di appalti». Mette nero su bianco in una nota le sue perplessità Alberto Benedetti, segretario del circolo colligiano di Rifondazione Comunista.

 

«Sappiamo poi – scrive ancora l’ex vicesindaco di Collesalvetti – che nei prossimi giorni si attiveranno i dovuti tavoli sindacali per trattare con chi si è aggiudicato i lavori dentro la raffineria, per la sorte di eventuali 120 lavoratori complessivi delle tre ditte uscenti».

 

«Rifondazione Comunista quindi oggi fa appello alla grande azienda ENI, in parte di proprietà pubblica, affinché fin da subito faccia pressione su queste aziende e assieme alle Organizzazioni Sindacali, pretendendo la ricollocazione di questi 120 lavoratori che storicamente, secondo le nostre fonti, lavoravano all’interno degli impianti ENI di Stagno. Riteniamo il settore delle manutenzioni fondamentale per la sicurezza di certi impianti, quindi chi meglio di chi le manutenzioni le ha sempre seguite, può dare garanzie di sicurezza all’azienda, ma anche alla cittadinanza?».

 

Raffineria Eni«Noi ovviamente non vogliamo entrare nel merito delle dicerie che accompagnano questa situazione in questi giorni, quindi non entreremo nel merito di situazioni legate ad eventuali ribassi d’asta a dir poco pesanti. Non lo vogliamo fare perché crediamo nella buona fede di chi fino ad oggi si è preso la responsabilità di fare promesse e di controllare la situazione e poi perché evidentemente ribassi eccessivi da aziende che operano nella manutenzione, quindi senza utilizzo e spesa per materie prime o quant’altro, vorrebbe dire incentrare i ribassi tutti sul costo del lavoro e del l’abbassamento del livello occupazionale, questione sulla quale, noi, non vogliamo minimamente pensare».

 

«Per tutto questo – conclude Benedetti –  si sappia che Rifondazione Comunista di Collesalvetti è pronta a dare il suo eventuale apporto in caso di vertenze, scioperi, manifestazioni o qualsiasi altra forma di lotta verrà eventualmente scelta, necessarie per mantenere anche un solo singolo posto di lavoro».

 

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