Consiglio ComunaleCollesalvetti Un’interrogazione sullo sversamento nello Scolmatore. E’ quanto presentato dal Movimento 5 Stelle. Il documento, che dovrebbe essere discusso nell’ambito della prossima seduta del Consiglio Comunale, porta la firma del consigliere pentastellato Ettore Fiaschi.

 

Il testo dell’interrogazione si apre col ricordare come «da venerdì 5 dicembre sono in corso operazioni di bonifica dello Scolmatore a causa di una ingente fuoriuscita di gasolio dall’oleodotto ENI». «L’Amministrazione Comunale – si legge ancora nell’interrogazione – ha il compito di diffidare il responsabile dell’inquinamento a provvedere agli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale delle aree inquinate e degli impianti dai quali deriva il pericolo di inquinamento; di approvare il progetto ed autorizzare la realizzazione degli interventi, indicando eventuali modifiche ed integrazioni del progetto, fissando i tempi di esecuzione dello stesso; infine, e si tratta di una prescrizione importante, è il Comune stesso incaricato dalla legge di provvedere d’ufficio agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale qualora non vi provveda o non sia individuabile il responsabile dell’inquinamento».

 

Ettore Fiaschi

Ettore Fiaschi (M5S)

Nel documento si fa riferimento ad «articoli rilasciati da rappresentanti di codesta Amministrazione (dai quali, ndr) si evince: il completo mancato coinvolgimento di codesto Ente nella programmazione dei lavori di bonifica e la mancata tempestiva informazione da parte del soggetto responsabile dell’inquinamento ai responsabili comunali come previsto da piani di emergenza». «L’accaduto – si legge ancora nell’interpellanza – è tale da potersi ritenere potenzialmente emergenza grave sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista della salute dei cittadini a causa delle elevate esalazioni tossiche».

 

Sulla base di queste premesse, Fiaschi chiede i risultati dei prelievi da acque e terreni adiacenti ed eventuali possibili inquinamenti delle falde acquifere; le motivazioni di mancata comunicazione all’Amministrazione e la conferma del completo disinquinamento delle aree interessate.