generaleStagno Violenza domestica, fisica, psicologica ma anche informazione su metodi di prevenzione del fenomeno. Sono stati questi i temi maggiormente trattati nel corso della conferenza organizzata dall’Udi di Stagno e che ha visto la partecipazione quali relatori del Maresciallo dei Carabinieri Stefania De Chirico e della dottoressa Laura Adorni dell’ Asl 6, entrambi rappresentanti del centro Antiviolenza “Codice Rosa”. Il dibattito è stato moderato da Diego Vanni, giornalista e direttore di Collenews.

 

L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente del Consiglio Comunale, Irene Visone che ha portato i saluti del Sindaco, di tutta la Giunta e del Consiglio Comunale e ha sottolineato come il tema della violenza sulle donne sia diventato sempre più importante nel corso del tempo di pari passo con l’aumento dell’importanza e dell’autonomia della donna soprattutto nel mondo del lavoro.

 

Maresciallo De Chirico

Il Maresciallo Stefania De Chirico

A seguire è intervenuto il Maresciallo Stefania De Chirico che, nel rispondere alla domanda del conduttore, ha specificato il perché dell’utilizzo del termine femminicidio. «Noi sappiamo – ha affermato la De Chirico – che il nostro codice penale parla di omicidio e non di femminicidio. Quest’ultimo termine è uscito alla ribalta quando ci siamo resi conto da alcune indagini statistiche e dagli ultimi fatti di cronaca, che molte volte le donne sono sempre più spesso vittime di brutali assassinii. Il fenomeno  oggi – ha continuato la De Chirico – si è accentuato molto rispetto al passato perché le donne hanno acquistato maggiore potere nel mondo del lavoro ed una maggiore indipendenza. Molto spesso infatti la violenza in ambito domestico scatta quando la donna non sottosta alle imposizioni dettate dal marito rivendicando appunto la propria indipendenza. Esistono dei mezzi molto efficaci che ci vengono forniti dalla legge per contrastare il fenomeno e anche di prevenire in qualche caso questi eventi spiacevoli. La violenza viene esercitata in vari modi: sessuale, fisica e psicologica, quest’ultima soprattutto in ambito domestico è molto difficile da provare poiché non lascia segni evidenti utili per alcune indagini ma comunque sia crea notevole disagio e sofferenza alla vittima. Un esempio di violenza psicologica si può riscontrare facendo quando ad esempio un marito impedisce alla propria moglie di uscire limitandone la libertà».

 

dott.ssa Adorni

La dott.ssa Laura Adorni

A seguito dell’Intervento del Maresciallo De Chirico ha preso la parola la dottoressa Laura Adorni dell’Asl 6 che ha spiegato in cosa consiste l’attività del Codice Rosa. «In qualità di assistente sociale – ha riferito la Adorni – sono referente per il Codice Rosa, che è un servizio che permette l’attivazione di soccorso da parte delle forze dell’ordine e di altre autorità locali in caso di violenza su donne, ma anche su bambini e anziani. Come Asl facciamo parte del progetto dal 2013. Con questa adesione abbiamo anche rafforzato il nostro rapporto con le forze dell’ordine e con il pronto soccorso. Esercitiamo anche una sorta di attività didattica in materia per le scuole medie e superiori dove trattiamo molto soprattutto il tema della parità di genere. Inoltre – ha continuato la Adorni – abbiamo delle strutture dove ospitare le donne maltrattate e in alcuni anche i propri figli. Anche se bisogna dire che in alcuni casi alcune donne sono riuscite a mantenere la propria casa essendo stato allontanato invece il marito».

 

In seguito il Maresciallo De Chirico è intervenuto nuovamente per soffermarsi in maniera particolare sull’aspetto della denuncia in caso di violenza. «E’ importante – ha affermato la De Chirico – che le donne denuncino senza fare passi indietro, molto spesso infatti capita che alcune vittime prese dal rimorso annullino quanto messo a verbale davanti agli ufficiali di polizia giudiziaria. Questo accade perché, paradossalmente in molti casi tra carnefice e vittima esiste una relazione molto forte».

 

Antonella Gramigna

Antonella Gramigna

Alle battute conclusive dell’ incontro è intervenuta anche la consigliera nazionale dell’Associazione L’Italiaintesta Antonella Gramigna, che ha detto la sua sulla questione ed ha illustrato una proposta di legge inerente alla questione da sottoporre al Governo. «Il tema della violenza sulle donne è per la nostra associazione molto importante – ha detto la Gramigna – e quello che noi come associazione portiamo avanti sono una serie di proposte di legge al Governo strettamente collegate al tema. L’ultima ad esempio ha a che fare con una sorta di sistema paracadute per donne indigenti, che comporterebbe l’attribuzione di una somma di denaro indispensabile a quest’ultime per poter vivere dignitosamente pur distaccandosi dal marito. Noi come associazione siamo convinti di quello che facciamo e faremo il possibile affinché il Governo accolga le nostre proposte di legge».