Stagno Non si placano a Stagno le polemiche sul circo che la frazione dovrebbe ospitare prossimamente. Anzi, se possibile si fanno ancora più vivaci. Della questione è stato investito anche il Consiglio di Frazione, che si è riunito appositamente per discutere questa questione. Confermati i presidi di protesta per l’11, il 14, il 15, il 21 e il 22 febbraio organizzati dall’Associazione AnimAnimale Onlus.
La rassicurazione del Comune Ma intanto il Comune rassicura: le verifiche formali e documentali congiunte di tutti gli organi preposti al rispetto delle norme e dei regolamenti per le attività circensi hanno rilevato la fattibilità dell’attendamento del Circo “Moira Orfei”, ai sensi del regolamento per la tutela degli animali recentemente approvato in Consiglio Comunale il 20 dicembre 2014. Le attività e le strutture previste dal Circo “Moira Orfei” sono state quindi verificate – precisano dal Municipio – attraverso i controlli della Commissione comunale di vigilanza pubblici spettacoli composta da Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Servizio veterinario della USL n.6 di Livorno e uffici tecnici comunali, che ha rilevato la fattibilità dell’iniziativa attesa per i giorni 11-23 febbraio (il limite massimo previsto è di 15 giorni). Sarà compito della Commissione comunale di vigilanza verificare l’effettiva ottemperanza a regolamenti e prescrizioni dopo l’attendamento.
«Non si possono vietare queste attività» In relazione alle controversie sorte circa la regolarità delle attività della compagnia circense, l’Amministrazione comunale di Collesalvetti sottolinea che il vigente regolamento per la tutela degli animali obbliga i circhi ad attenersi a regole rigide per la salvaguardia del benessere degli animali esotici, per la sicurezza dei cittadini e la prevenzione di problematiche di carattere igienico-sanitario. La vigente normativa in materia di circhi e spettacoli viaggianti, del 1968, regolamenta il circo nella sua dimensione ed organizzazione tradizionale: il regolamento del Comune di Collesalvetti non può vietare l’attendamento di queste attività, ma lo regolamenta rigidamente ponendo direttive amministrative che i circhi dovranno obbligatoriamente rispettare per ottenere l’autorizzazione comunale. Lo svolgimento degli spettacoli circensi è necessariamente vincolato a criteri di corretta gestione degli animali, basati sulle raccomandazioni normative nazionali Cites 2006 e regionali, che tengano conto delle esigenze biologiche ed del benessere degli animali nella struttura.
«Il nostro regolamento è in linea con la normativa vigente. Tutte le ordinanze anti-circo che prescrivono un assoluto divieto di utilizzazione ed esposizione di animali o consentono l’attendamento esclusivamente ai circhi che abbiano al seguito solo alcune tipologie di animali, come quella di Livorno, sono state ripetutamente annullate dal TAR, come ad esempio Modena e Alessandria. A Collesalvetti abbiamo compiuto una scelta sganciata da preconcetti: è indubbio il valore ricreativo di uno spettacolo circense in cui vengano valorizzate le capacità tecniche e la maestria di clown e trapezisti, equilibristi e giocolieri, ma si è inteso amplificare un problema di ordine culturale che è quello della presenza degli animali all’interno dei circhi. È per questo motivo che abbiamo ritenuto di regolamentare strettamente gli spettacoli con animali selvatici o esotici con specifiche norme amministrative, per tutelare le specie animali e avere garanzie circa la capacità delle strutture circensi di assicurarne la salvaguardia ed il benessere, così come stabilito dalle leggi vigenti».
La documentazione presentata Il Comune precisa inoltre che la domanda di autorizzazione presentata dal Circo “Moira Orfei”, oltre alla documentazione per le autorizzazioni temporanee (inquinamento acustico, conformità igienico-sanitaria, somministrazione alimenti, certificazione impianti, prevenzione incendi, regolarità Siae, diritti pubbliche affissioni), ha richiesto la presentazione di più di 30 attestazioni distinte circa le condizioni di custodia e gestione degli animali (Cites), idoneità prefettizia e autorizzazione ministeriale, collaudi, assicurazione rc, piano di emergenza in caso di fuga degli animali, dichiarazione che il legale rappresentante non ha riportato condanne per reati in materia di protezione degli animali. È prevista anche una fideiussione a titolo di cauzione in caso di danni o abusi e la stipula di contratti specifici con ditte per lo smaltimento di rifiuti e scarichi fognari.
La polemica sull’area Per quanto riguarda l’area privata in cui è previsto l’attendamento del Circo, elemento sul quale si era concentrata la maggior parte della polemica, il Comune sottolinea che in passato non è stata legata ad attività della raffineria Eni, ma è un ex piazzale di deposito logistico. Non sono emersi – questa la puntualizzazione che arriva dal Municipio – elementi di contrasto con le normative urbanistiche vigenti e per quanto riguarda la viabilità, è previsto l’accesso agli spettacoli dalla Via Aiaccia, mentre il parcheggio destinato al pubblico sarà in un altro piazzale privato limitrofo, posto in Via Sacco e Vanzetti, collegato con un percorso pedonale. L’area di attendamento avrebbe previsto un accesso di servizio direttamente dalla Via Aurelia per i mezzi del circo, ma da Anas non è stato possibile avere la conferma della validità della concessione al transito, per cui i veicoli transiteranno dalla Via Aiaccia in applicazione della deroga al vigente divieto normalmente prevista per operazioni di carico/scarico merci.
Interviene anche Bacci Trattandosi di una questione assai delicata che vede protagonista involontaria una frazione per tanti aspetti esasperata, che spesso sente distante l’Amministrazione Comunale e nella quale emerge anche qualche desiderio secessionista (leggi qui), ha ritenuto di metterci la faccia anche il Sindaco. «Il rilascio definitivo della concessione – ha precisato Bacci – avverrà a seguito di sopralluogo della Commissione comunale di vigilanza pubblici spettacoli e nulla osta sanitario da parte del Servizio Veterinario dell’Azienda USL previsto per la mattina dell’11 febbraio. Se non sarà rispettato anche un solo requisito, niente autorizzazione. In presenza di particolari situazioni o per motivi locali di sicurezza l’Amministrazione Comunale potrà comunque sospendere o revocare l’autorizzazione e la violazione delle norme per la corretta gestione degli animali comporterà il divieto di attendamento sul territorio comunale per i cinque anni successivi all’accertamento dell’infrazione. La legge nazionale non ci permette di vietare la attività circensi, ma l’obiettivo del Comune rimane la promozione di spettacoli senza animali».