Parrana San Martino C’è delusione, amarezza, rammarico nelle parole di Alessandro Matteucci, presidente del Consiglio di Frazione di Parrana San Martino. Se poco distante, a Castell’Anselmo, la sua omologa aveva espresso parole di vivo apprezzamento nei confronti dell’Amministrazione Comunale (leggi qui), non è così a Parrana San Martino. «Ho appoggiato la prima candidatura del Sindaco Bacci la prima volta – racconta Matteucci – e, seguendo la volontà del partito, l’ho fatto anche la seconda volta». Ma non si ritiene soddisfatto. «Non metto in dubbio le difficoltà del Comune, le cui mani sono legate dalla crisi, e capisco la scarsità dei fondi disponibili. In questi cinque anni di attività, però, mi sono chiesto spesso perché non fosse possibile effettuare neanche interventi di minore entità, i cui costi sono molto vicini allo zero e dipendono unicamente dalle risorse umane impiegate».
Sono molti, nelle parole di Matteucci, i problemi che affliggono Parrana San Martino, comunità collinare di poche centinaia di abitanti: dalla malridotta porta dell’ambulatorio medico alla situazione di degrado dei cimiteri, passando per il danno alla stessa sede del CdF, che causava l’allagamento della struttura in caso di pioggia, riparato da alcuni operai del Comune – ci viene raccontato – «in via del tutto volontaria».
«Una volta all’anno, il Sindaco incontra i Consigli di Frazione per fare il punto della situazione. Abbiamo fatto più volte presente i nostri problemi – spiega Matteucci – presentando anche soluzioni a costo zero, ma siamo stati continuamente ignorati. Questa Amministrazione sta cercando di far sembrare la situazione migliore di quanto non sia in realtà. Stare su Facebook e gli altri social network non significa automaticamente essere più presenti e sembra addirittura una presa in giro se poi le risposte non arrivano».
Ed è proprio questo il nodo del problema, secondo Matteucci: la mancanza di risposte. «Preferiremmo sentirci dire che fare una cosa non è possibile, piuttosto che vederci completamente ignorati. Da anni aspettiamo risposte per diverse questioni e non si è ancora visto nulla a riguardo». «La verità – è l’amara conclusione di Matteucci – è che non c’è interesse da parte del Comune nei confronti delle frazioni collinari. Non rappresentiamo un bacino di elettori sufficientemente ampio. Per questo ci vediamo ignorati, in favore di frazioni più grandi, come Stagno e Collesalvetti, che viaggiano su una corsia preferenziale».
Carissimo Alessandro, se pensi che Stagno sia una delle Frazioni privilegiate. sei gentilmente invitato a partecipare alla iniziativa di Collenews per sabato p.v. alle ore 12; potrai vedere ed ascoltare quanto sia tenuta in ” alta ” considerazione la Frazione di Stagno !
Prima passa da Vicarello e poi da Colle e poi fai un confronto e domandati dive hanno spesso i soldi pagati dall’interporto!!
A dimenticavo di dirti che da Vicarello centro non ci passa nemmeno una bisarca.
Ale, benvenuto nel Club! Caro Fondino, le bisarche, come i camion container, non passano, “girottolano” per il comune….
Alessandro bisognerebbe unirsi con tutti i consigli di frazione per farci ascoltare
Caro paolo appunto che girottolano per il comune ma i soldi di opere di urbanizzazione che l’interporto doveva pagare all’amministrazione comunale verranno spesi tutti a Vicarello ( piazza macchi)e sono una bella cifra, mentre la ristrutturazione della piazza Don Milani , sempre a vicarello zona palestra festa dell’unità, del costo di 60.000€ sono frutto delle opere di urbanizzazione dell’impresario edile che costruisce appartamenti a Collesalvetti ai bastioni al vento di fronte alle scuole elementari,Come vedi le bisarche girottolano per il comune mentre i soldi vanno a finire tutti a Vicarello.
P.s. Stai a vedere che anche questa me la copiano i consiglieri comunali di Grillo come per la pista ciclabile.
Che la situazione economica non consenta grandi cose siamo tutti d’accordo ma il guaio è proprio che spesso non si riesce a far fare neanche le cose che costano poco o nulla. Per Nugola ( in buona compagnia con il resto delle frazioni collinari) potremmo fare un lungo elenco; comunque sarebbe interessante calcolare il tributo versato dai cittadini collinari ( imu, tari, tasi, irpef, compartecipazioni varie, oneri e quanto altro) e vedere la ricaduta sui territori, cioè nulla.
Bisognerebbe unirsi si, ma tra cittadini..