cani_alimentazioneSiamo sicuri di dare il cibo corretto al nostro cane? Le pubblicità ci presentano ogni giorno decine di cibi differenti, i supermercati sono pieni di alimenti che ci tentano con il prezzo, con il gusto o con la distribuzione. Siamo sicuri di scegliere bene? Prima cosa da considerare: il cane non deve mangiare lo stesso alimento per tutta la vita. I fabbisogni del cane, come dell’essere umano, variano con il passare del tempo!

  • Cuccioli: al cane appena adottato è consigliabile mantenere il tipo di cibo dato dall’allevatore o chiedere a un veterinario quale è il più adatto al nostro animale. Si tratta di un cibo altamente proteico sviluppato per soddisfare i fabbisogni di crescita di un animale giovane. In base alle taglie fino ai 6-9 mesi.
  • Cuccioloni: categoria propria dei mangimi per cani di taglia grande che crescono ancora dopo i 9 mesi. Mangimi con caratteristiche intermedie tra quelli per cuccioli e per adulti, aiutano i cani nelle fasi finali della crescita prevenendo patologie da carenza di proteine, energia e minerali vari.
  • Adulti: in base alla taglia esistono cibi differenti per apporto energetico, proteico e grandezza della crocchetta. Ci sono cibi da mantenimento e cibi da attività sportive.
  • Anziani: fabbisogno energetico e proteico minore, di tutti gli altri per rispondere alle esigenze animali.
  • Veterinari: i mangimi veterinari sono mangimi specifici per patologie riscontrate nell’animale, hanno formulazioni studiate appositamente per aiutare nella cura della malattia (disturbi gastroenterici, patologie renali ecc).

Seconda cosa: meglio un cibo in crocchetta, umido o casalingo? Queste opzioni offrono vantaggi e svantaggi:

  • Le crocchette sono economiche, velocemente somministrabili e occupano un volume ridotto di spazio. Spesso sono però poco appetibili per il cane e danno un grande senso di sete.
  • L’umido è molto appetibile, da meno sete ed è facilmente somministrabile e fruibile anche a quei cani che non possono masticare bene. Inconvenienti sono i costi, decisamente alti, e la bassa conservabilità dei cibi una volta aperti: ecco perché la maggioranza del cibo umido venduto è in confezioni piccole, studiate per le esigenze del cane di piccola taglia.
  • Il cibo casalingo è una formulazione appagante per l’umano che vuol prendersi cura del cane anche nell’alimentazione, ma è rischiosa: se non bilanciata e studiata possono insorgere carenze che portano a patologie o addirittura avvelenamenti! Per fare un esempio: alimentare un cane a solo pane e fegato porta un eccesso di vitamina A e eccesso di amido, poco digeribile dal cane, quindi carenza di energia.

 

 

cane ciboTerzo: il gusto. Non tutti i cani amano lo stesso gusto di cibo, inoltre alcuni presentano allergie o intolleranze o possono essere consigliati cibi, tipo al gusto pesce per cani dal manto bianco, per migliorare le condizioni del pelo e la capacità di digerire le proteine. Partendo dal presupposto che solo nell’alimentazione casalinga possiamo dare dei cibi che a priori fanno male all’animale, per il resto possiamo sbizzarrirci! Fare comunque sempre attenzione poiché cambiare alimento in maniera repentina (es: scatoletta all’agnello un giorno, al tonno il seguente) potrebbe dare problemi intestinali: conoscere il proprio cane è fondamentale.

 

Quarto: la forma della crocchetta. Studiosi stanno dando risultati opposti nella ricerca della “crocchetta perfetta”, ma la verità è che essa non esiste, poiché ci sono tante razze differenti con necessità differenti in base alla conformazione del muso e dei denti, ma anche qua dobbiamo valutare il nostro cane: mastica troppo a lungo? Forse è il caso di cambiare forma o dimensione della crocchetta! Ricordate che il cane, solitamente, mastica poco le crocchette, essendo già piccole.

 

Ma come si cambia un mangime? Bisogna farlo gradualmente, impiegando circa una settima: il primo giorno si somministra 6/7 di mangime A e si da 1/7 del mangime B che abbiamo scelto, il secondo 5/7 A e 2/7 B e così via. Questo deve essere fatto perché l’apparato digerente del cane è molto più sensibile del nostro al cambio di alimento e un cambio repentino può portare a diarrea o gastriti.