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Enrico Massei, Alessandro Marchi, il gruppo de “Gli Amici di Ulisse”, Don Massimo

Vicarello «Siamo qui per una breve commemorazione di questo grande uomo e sacerdote, il quale ha saputo coniugare i valori civili e religiosi fino allo strenuo sacrificio. Possiamo considerarlo vicarellese perché ha vissuto per diversi anni qui. Ha poi svolto la sua attività di prete a Valdicastello Carducci (Lu), dove fu fucilato dai nazisti per la sua attività di partigiano e di salvaguardia delle persone che abitavano lì». Queste le parole con cui il professor Alessandro Marchi ha aperto la commemorazione di Don Libero Raglianti, che si è svolta domenica 28 giugno alle ore 12, presso il monumento dedicato al parroco situato accanto alla Chiesa di San Jacopo.

 

L’evento, organizzato dall’U.S. Vicarello 1919, ha visto la partecipazione del Consiglio di Frazione di Vicarello, de “Ir’ Barroccio Fiorito”, de “Gli Amici di Ulisse”, della Confraternita Misericordia di Vicarello, dell’Anpi di Pietrasanta, di Don Massimo, del neo assessore all’Associazionismo e allo Sport, nonché vicesindaco, Libera Camici, e dell’Associazione XII Agosto di Valdicastello Carducci, luogo dove i ciclisti vicarellesi fecero una pedalata in onore di Don Libero Raglianti nel 2012.

 

La Misericordia di Vicarello, il Consiglio di Frazione e il vicesindaco Camici

Nel 70esimo anniversario dalla scomparsa di questo prete morto per la libertà, numerose sono state le testimonianze, a partire da Enrico Simonelli dell’U.S. Vicarello 1919: «In rappresentanza della nostra associazione ciclistica vogliamo esprimere la nostra gratitudine per l’accoglienza che ci riservò l’Associazione XII Agosto a Valdicastello Carducci nel 2012. Un centinaio di vicarellesi parteciparono alla commemorazione che si svolse in quella circostanza. Oggi siamo contenti che queste persone abbiano voluto ricambiare la visita, specialmente perché siamo al 70esimo anniversario dalla scomparsa di Don Libero Raglianti. Grazie ancora a loro – prosegue – perché ci aiutano a non dimenticare le barbarie perpetrate dai nazifascismi durante la Seconda Guerra Mondiale. La fine tragica del nostro concittadino è simile, purtroppo, a quella che hanno fatto tanti altri martiri nel corso di quegli anni: ricordare lui significa ricordare tutti coloro che sono morti per la libertà».

 

 

«Quello che vorrei sottolineare è il ruolo che ha avuto Don Libero Raglianti nei cinque anni in cui è stato a Valdicastello, non solo dal punto di vista religioso – gli fa eco Giovanni Cipollini, Vicepresidente dell’Anpi di Pietrasanta -. Egli ha infatti svolto una funzione importante con i giovani dell’epoca, cercando di diffondere la cultura e l’istruzione presso di loro. Inoltre, dobbiamo ricordare la sua disponibilità ad aiutare sia chi era bisognoso dal punto di vista morale sia dal punto di vista materiale. Durante la Resistenza svolse un’attività fondamentale nel soccorso alla popolazione».

 

 

Filippo Fambrini e i componenti dell'Associazione XII Agosto ricevono la targa ricordo

Filippo Fambrini e i componenti dell’Associazione XII Agosto ricevono la targa ricordo

Significative anche le parole pronunciate da Angela Maria Burgalassi, Presidente del Consiglio di Frazione: «Quando questo Consiglio di Frazione si è insediato, abbiamo subito pensato a Don Libero Raglianti, a quello che ha voluto dire, alla sua vita, al suo pensiero, alla sua opera, a tutto quello che ha fatto e a tutto quello che ci ha tramandato. Il primo 25 aprile del nostro mandato, infatti, fu dedicato proprio a lui. Ed è lui che dobbiamo ringraziare se oggi siamo qui, se possiamo parlare, possiamo esprimere liberamente le nostre opinioni e le nostre idee, giuste o sbagliate che siano. Bisogna dire grazie a lui, come a tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita in quel periodo, se oggi esiste la democrazia, che non è una conquista che facciamo una volta per tutte, ma – continua – è una conquista che ogni giorno dobbiamo preservare attraverso la nostra partecipazione. Non dobbiamo limitarci a guardare ciò che succede nel mondo, ma partecipare alle scelte che vengono prese. Don Libero Raglianti è un esempio perché non è rimasto a guardare alla finestra, ma si è sporcato le mani per strada, con le persone».

 

Dopo aver ricevuto una targa commemorativa, Filippo Fambrini, Vicepresidente dell’Associazione XII Agosto, ha ringraziato l’U.S Vicarello 1919 per l’ospitalità. «Anche noi siamo stati orgogliosi di avervi ospitato due anni fa in occasione della pedalata. Sono un ragazzo giovane ma sento che è giusto portare avanti quei valori espressi da Don Libero Raglianti, vostro compaesano, che sentiamo nostro visto che è stato parroco a Valdicastello per cinque anni. Per noi è stato un esempio di libertà, di democrazia e di sacrificio verso gli altri. Come ben sapete, purtroppo, tutta la zona della Versilia è stata duramente colpita nel corso della Seconda Guerra Mondiale».

 

 

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Giovanni Cipollini, Vicepresidente dell’Anpi di Pietrasanta, ricorda la collaborazione di Don Raglianti con la Resistenza

Infine, il vicesindaco Camici  ha affermato di credere «fortemente che oggi, più di ieri, l’Amministrazione Comunale debba stare al fianco delle associazioni e valorizzare le loro attività che rendono più ricco culturalmente il nostro territorio. Mi fa piacere vedere qui molte persone a commemorare Don Raglianti, che è stata una persona non ha mai perso occasione per criticare il regime di allora e si è sacrificato per numerosi sfollati. Mi auguro che questo gemellaggio culturale che si è instaurato con l’Associazione XII Agosto possa continuare nel tempo», ha concluso l’Assessore.

 

 

 

 

 

 

 

Molti vicarellesi presenti alla cerimonia

Molti vicarellesi presenti alla cerimonia

Il monumento dedicato a Don Libero Raglianti

Il monumento dedicato a Don Libero Raglianti