Collesalvetti – “Corrado Michelozzi 1883-1965. Entusiasta del Barocco”. E’ questo il titolo della mostra, organizzata in occasione del 130° anniversario dalla nascita del pittore, che verrà allestita nella Pinacoteca “Carlo Servolini” a Collesalvetti. L’inaugurazione è prevista per martedì 3 settembre alle ore 17:30, nell’ambito della ormai consueta Fiera Paesana. La rassegna è stata promossa dal Comune stesso, con il contributo economico della Fondazione Livorno, e curata da Francesca Cangianelli. Come si evince dal titolo, la mostra si focalizza sul revival Barocco avvenuto in Italia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. La ripresa delle forme del Bernini e del Borromini, l’utilizzo del chiaroscuro tipico del Caravaggio: sono alcuni dei temi che possiamo riscontrare nelle carriere artistiche dei molti pittori italiani protagonisti di quel ventennio. In quest’ottica, Michelozzi non era da meno rispetto ad altri artisti di fama internazionale come Achille Funi, Primo Conti o Armando Spadini, solo per citare alcuni nomi.
L’espressione «Entusiasta del Barocco» riprende una citazione di Plinio Novellini, collega e amico di Michelozzi. Una definizione che gli calza a pennello dato che, fin dagli esordi degli anni Dieci, è stato autore di ritratti, nature morte e raffigurazioni floreali, che gli sono valse il soprannome di “pittore dei fiori”. Ma questo suo guardare al passato si fondeva anche con l’attenzione verso il presente. Il manifesto di questa esposizione, infatti, è l’opera monumentale dal titolo “Il giornale o amici nello studio” (1925-30). Protagonista è una redazione giornalistica ante litteram alla frenetica ricerca di notizie: è evidente la ripresa, da parte del pittore, del tema ottocentesco del rapporto tra cultura e stampa, attraverso un’enfasi baroccheggiante.