caserma Carabinieri StagnoStagno Importanti novità sulla caserma dei Carabinieri di Stagno. É quanto emerso questa mattina dai tavoli del Forum Comunale, che si è tenuto presso il Centro Civico della frazione. Come noto, infatti, i militari operanti in questa stazione sono sotto sfratto. E la cosa desta non poca preoccupazione nella cittadinanza del Comune di Collesalvetti perché qualora non si trovasse una soluzione, l’intero territorio comunale rimarrebbe con un solo presidio, la caserma di Collesalvetti. Ma ci sono possibili soluzioni per ovviare a questo? A fornire delucidazioni sulla vicenda è stato l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Menicagli.

 

Verso un acquisto dell’immobile? «Facendo da mediatori – così Menicagli questa mattina al Forum Comunale – abbiamo intercettato la disponibilità di un soggetto a rilevare la caserma. Quest’ultimo ha fatto una proposta di acquisto in tempi brevi all’attuale proprietà, che è una società in liquidazione. La cosa però non è ancora andata in porto perché la proprietà richiede più soldi di quelli offerti dall’eventuale nuovo acquirente, che ha formulato la proposta in base alle condizioni dell’immobile e ai lavori di manutenzione da effettuare sullo stesso. Anche se la proposta non è stata accettata, la trattativa è comunque sempre aperta e noi come Amministrazione speriamo in una rapida risoluzione della cosa». Uno spiraglio, dunque, rimane ancora aperto in questo senso, ma non è assolutamente certo che la situazione evolverà in questa direzione. Esiste dunque un piano B, qualora la trattativa fallisse?

 

Roberto Menicagli

Roberto Menicagli, assessore ai lavori pubblici

Il piano B Sì. Ad illustrarlo è stato lo stesso assessore Menicagli. Si tratta di una soluzione di ripiego che consiste in una variante urbanistica, cui darebbe luogo il Comune, su di un terreno di sua proprietà. L’area dovrebbe poi esser messa a bando per la realizzazione di una struttura da adibire appunto a nuova caserma dei Carabinieri. Il terreno in questione è situato fra la Casa Famiglia e il complesso Edil 32. Un immobile, dunque, ancora non esiste, ma un eventuale vincitore del bando – alcuni soggetti hanno già manifestato interesse a partecipare alla gara – lo dovrebbe costruire, per poi affittarlo all’Arma dei Carabinieri.

 

La storia A fine novembre 2015 è scaduto il contratto in virtù del quale i Carabinieri di Stagno operano nella sede di Corso Italia. Un contratto che la società non ha alcuna intenzione di rinnovare. E infatti ha già presentato la disdetta, da diverso tempo. Da novembre, dunque, è stata attivata la procedura di sfratto. Emerse una soluzione che pareva praticabile, ossia la ricollocazione della caserma in una palazzina situata di fronte all’ingresso della Raffineria Eni. Fu anche effettuato un sopralluogo nella struttura, per verificarne la possibile riqualificazione a caserma, ma l’affitto richiesto annualmente per l’immobile (di proprietà dell’ENI) era il triplo di quello che viene pagato dallo Stato per l’attuale struttura. Va da sé che questa ipotesi fu subito abbandonata in quanto la cifra fu giudicata insostenibile per gli enti preposti al pagamento dell’affitto degli edifici dati in usufrutto alle Forze dell’Ordine.

 

Ed è così che si arriva ad oggi. Con una trattativa ancora in corso ed un piano B, che però non sarebbe attuabile in tempi rapidi. Ma una cosa è certa: il tempo stringe. Il contratto è già scaduto e la procedura di sfratto già attivata. E Stagno, la frazione più grande del Comune (ma anche Guasticce che pure è sotto la competenza di quella caserma) non può certo permettersi di perdere un presidio così importante a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

 

direttore@collenews.it

Twitter Vanni cronista 2