Collesalvetti Vienna, Venezia, ma non solo. C’è anche Collesalvetti. Parliamo del consueto concerto di capodanno. A registrare il pienone non ci sono soltanto i consueti grandi e rinomati teatri (o sale da concerto), ma anche la Sala Spettacolo di Collesalvetti, che ieri sera ha registrato il tutto esaurito per il concerto augurale del 2015. Complice il free entry, infatti, molte persone hanno affollato la sala per godere di menu musicale che ha spaziato dal classicissimo Strauss ad Astor Piazzolla, da Bach a Ravel, passando per Benedetto Marcello.
In apertura, il noto concerto brandeburghese in re maggiore di Johann Sebastian Bach, eseguito da Alberto Bologni al violino, Eleonora Donnini (flauto) e Cesare Castagnoli (pianoforte), diretti dal Maestro Mario Menicagli, che ha anche diretto l’orchestra, ovviamente. A seguire, un salto di secoli, Astor Piazzolla, col suo Tzigane Tango eseguito da Massimo Signorini alla fisarmonica e accompagnato dall’orchestra. Poi, è stata la volta di Gardel e Ravel. Del primo è stata eseguita Por una cabeza, mentre del noto compositore, pianista e direttore d’orchestra francese, Pavane.
Dopo il quarto brano, un breve intervento dell’Assessore alla Cultura e Presidente dell’Istituzione Schumann, Donatella Fantozzi, che non ha mancato, per l’ennesima volta, di elogiare il direttore, Mario Menicagli.
Il Vicesindaco Libera Camici al pianoforte
A seguire, un altro salto nel passato. Benedetto Marcello, compositore veneziano della seconda metà del ‘600. Di lui è stato eseguito l’adagio del concerto per oboe e archi in do minore. All’oboe, Stefano Cresci. Per poi tornare nuovamente a Piazzolla con Adios Nonino e S’il vuos plait con Massimo Signorini nuovamente alla fisarmonica. Terminati questi due brani, ha avuto luogo un simpatico siparietto. Menicagli ha infatti chiamato sul palco il Vicesindaco Libera Camici che, oltre a portare i saluti dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco, si è esibita al pianoforte eseguendo una delle note sonatine di Clementi.
In conclusione, ancora Piazzolla-Signorini con Oblivion e Libertango e poi, largo agli Strauss, la celebre famiglia di musicisti che dominò per quasi un secolo le scene musicale viennesi. Di Johann Strauss figlio è stato eseguito il celebre valzer Sul bel Danubio blu e la Pizzicato Polka, mentre dell’omonimo padre, la celeberrima Radetzky March. Sia il valzer Sul bel Danubio blu che la Marcia di Radetzky sono due classici del Concerto di capodanno viennese, annualmente messo in onda anche sulle reti televisive italiane. Il pubblico, soddisfatto e coinvolto, ha, com’è uso anche a Vienna e un po’ dappertutto, battuto le mani a tempo sulla Radetzky March.
