Guasticce Colatore Est e Area Servizi. Sono le due opere in cantiere per la frazione di Guasticce. Opere che da tempo fanno discutere (soprattutto per l’aspetto dell’assetto idrogeologico del territorio) e che sono in fase di parziale realizzazione. Collenews ha intervistato l’assessore all’assetto del territorio, Riccardo Demi, per fare il punto della situazione su queste due opere. Demi spiega il perché del ritardo nella realizzazione del Colatore che avrebbe dovuto essere ultimato entro settembre/ottobre 2015 e annuncia che la fognatura bianca confluirà provvisoriamente nel fosso delle Chiaviche. Quanto all’Area Servizi, invece, fra le altre cose, Demi garantisce: «è prevista la realizzazione di tutti gli standards urbanistici di legge ed in maniera sovrabbondante: parcheggi, aree pubbliche e verde pubblico». L’intervista
Assessore Demi, nel maggio dell’anno scorso disse che il Collettore Est di Guasticce era in avanzato stato di realizzazione, che mancava solamente il tratto terminale prossimo all’Interporto che avrebbe dovuto essere ultimato entro settembre/ottobre 2015? Ad oggi com’è la situazione?
«Per rispondere a questa domanda è necessario fare una premessa. Nel giugno 2012 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Comune di Collesalvetti, Regione Toscana, Bacino Regionale Toscana Costa, Autorità di Bacino del Fiume Arno e Provincia di Livorno per la programmazione di interventi mirati alla riduzione ed al superamento di criticità idrauliche nel territorio del Comune di Collesalvetti. A tal fine il Comune di Collesalvetti, ha affidato la redazione di uno studio idraulico sull’intero territorio comunale e, nell’ambito del suddetto accordo, è stato istituito un apposito gruppo di lavoro tecnico per coordinare le attività di studio, condividerne le risultanze, e coordinare le successive attività di programmazione ed esecuzione degli interventi. Tale studio è stato recepito nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni e definitivamente validato da parte dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno solamente nell’ottobre 2015. La validazione del nuovo studio idrologico-idraulico del territorio comunale ha richiesto il conseguente adeguamento degli studi idraulici a supporto della progettazione del Colatore Est e ciò ha ovviamente portato ad una dilatazione delle tempistiche previste. A complicare le cose ha contribuito la nuova previsione ministeriale per la realizzazione di una nuova sottostazione elettrica da parte di Terna ubicata nel tratto finale del Colatore Est, previsione che ha reso necessario apportare alcune sostanziali modifiche progettuali al tracciato del Colatore. Ad oggi siamo in attesa di poter convocare una nuova conferenza di servizi per la validazione definitiva, dopodiché potranno formalmente concludersi i lavori del Colatore Est. Da rilevare anche che la zona non è interessata solo dalla sottostazione Terna (la cui conferenza di servizi presso il Mise deve ancora chiudersi, per cui sono possibili ulteriori variazioni) ma anche dall’intervenuto Progetto Raccordo, cioè l’interconnessione ferroviaria tra Livorno-Calambrone e la Pisa-Collesalvetti Vada, che sia pure a livello di studio di fattibilità ha richiesto un attento controllo».
Le opere di raccordo con le fognature sono state fatte?
«La dilatazione delle tempistiche di cui in premessa ha reso necessario trovare una soluzione alternativa al raccordo delle opere fognarie con il Colatore Est, pertanto l’Amministrazione ha redatto un nuovo progetto che, in attesa del completamento dei lavori del Colatore, prevede di fare confluire provvisoriamente la fognatura bianca lato nord di via Don Sturzo, nel fosso delle Chiaviche. Tale progetto è in attesa dell’approvazione da parte del Consorzio di Bonifica, per poi poter procedere alla pubblicazione della procedura di gara ed alla successiva esecuzione dei lavori».
La funzione di questo collettore dovrebbe essere quella di portare le acque meteoriche della zona di Guasticce nord/est verso le idrovore dell’Interporto. Di quante idrovore dispone l’Amerigo Vespucci?
«Esattamente la funzione del Colatore Est, oltre quella di mettere in sicurezza idraulica l’intervento del Parco a Servizi sarà quella di portare le acque meteoriche della zona di Guasticce nord/est verso le idrovore dell’Interporto. L’interporto dispone di una idrovora con 2 vasche di cui una dedicata interamente all’abitato di Guasticce e l’altra dedicata all’interporto stesso, in tutto dispone di 9 pompe delle quali 2 hanno una portata di 1500 l/sec. e le altre 7 di 500 l/s».
I lavori sono stati finanziati da una società privata nell’ambito del piano attuativo denominato “Parco a Servizi”, appunto, che è l’area subito fuori il paese al di là della rotatoria, lato Stagno. Come procede lo sviluppo del progetto “Parco a Servizi”?
«Il progetto del Parco a Servizi è stato approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 24.06.2013, ma la sua realizzazione è stata subordinata alla preventiva messa in sicurezza idraulica dell’area, ed è in tali termini che in data 18.12.2013 con rep. 44248 è stata firmata la convenzione urbanistica ed acquisita una polizza fideiussoria a garanzia della messa in sicurezza idraulica del valore di circa 800 mila euro. É in tali termini che sono iniziati i lavori, e solo questi, per la sola messa in sicurezza idraulica che prevedono la realizzazione del così detto Colatore Est di Guasicce. Solo ad opera idraulica completata, messa in esercizio e collaudata da parte degli organi pubblici preposti, la società Rita Immobiliare SRL, potrà presentare (come da convenzione stipulata) i titoli abilitativi per poter completare anche da un punto di vista edilizio il piano particolareggiato».
In quell’area cosa dovrebbe venirci edificato? E in che tempistica? Esiste un progetto specifico già depositato?
«Il progetto specifico esiste ed è stato approvato dal Consiglio Comunale e tutti i documenti sono depositati presso il Comune. La tempistica per l’inizio delle opere edili è subordinata come già detto alla preventiva messa in esercizio delle opere di messa in sicurezza idraulica (Colatore Est) ed le destinazioni previste sono quelle appunto di “Servizi” a supporto dell’abitato di Guasticce. La proprietà ha presentato una ipotesi di richiesta di variante che è stata già illustrata al Consiglio di Frazione, ed alla cittadinanza in varie sedute. Conseguentemente, la Giunta Comunale nella seduta del 20.01.2015 ha espresso parere favorevole ad attuare la procedura di variante di piano attuativo, ovviamente tale iter potrà iniziare solo dopo che sarà portato a termine l’impegno per l’opera idraulica (Colatore). Naturalmente, come precedentemente detto, si tratta di una ipotesi di variante, pertanto sarà nuovamente illustrata, discussa e con la cittadinanza».
Ci sarà una barriera verde a separazione fra il centro abitato e il parco a servizi? A carico di chi è la realizzazione?
«Il Parco a Servizi nasce come un qualcosa che deve rendere alla frazione alcuni appunto “servizi” e quindi si integrerà con essa. Nel progetto del Parco a servizi ovviamente è prevista la realizzazione di tutti gli standards urbanistici di legge ed in maniera sovrabbondante (parcheggi ed aree pubbliche, verde pubblico etc) ed ovviamente tutte le opere sono a cura e carico del lottizzante stesso come è prassi consueta in tutte le lottizzazioni».
Interporto, Parco a Servizi, area industriale e nuovi insediamenti industriali nell’area ex CMF, come annunciato dal sindaco Bacci a margine della riunione per l’approvazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area livornese al Ministero dello Sviluppo Economico del 20 luglio scorso. Cosa risponde ai diversi cittadini che lamentano un’invasione industriale in quello che dovrebbe essere un piccolo paese di campagna?
«Si deve ricordare che nessun intervento avviene al di fuori di una programmazione urbanistica che ormai risale a molto tempo fa e si deve ricordare che non ci sono state trasformazioni di aree vergini in aree industriali. Semmai, con Interporto, abbiamo riusato virtuosamente un qualcosa che è già urbanizzato, senza urbanizzare altre aree verdi. Francamente non vediamo alcuna invasione industriale in quanto ciò che può avvenire avverrà in aree a questo da tempo vocate. Da rilevare, inoltre, che l’Area Servizi nel tratto tra il paese e la variantina non avrà funzioni di carattere industriale. Mi si lasci poi dire che in una fase di grave crisi occupazionale come questa, non possiamo non auspicarci una forte ripresa industriale, tale da colmare quelle necessità di lavoro che sono vitali sopratutto per le giovani generazioni».
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