Collesalvetti «Ci avviamo ancora una volta a celebrare il nuovo anno con un concerto, come da tradizione colligiana, copiata a Vienna e in tutto il mondo». Ha preso avvio così, con queste parole ironiche di Mario Menicagli, il consueto Concerto di Capodanno alla Sala Spettacolo “Dino Formichini” di Collesalvetti, per l’occasione andata in “sold out“.
L’evento musicale ha visto esibirsi sul palco il Quartetto Ausencias composto da Massimo Signorini (fisarmonica), Barbara Luccini (soprano), Roberto Cecchetti (violino) e Marco Vanni (sax).
Il concerto si è aperto con un pezzo strumentale, And the waltz goes on, di A. Hopkins, per poi proseguire con un brano più all’insegna della classicità romantica di F. Schubert, Gretchen am Spinrade, attraverso il quale ha fatto il suo ingresso sul palco il soprano Barbara Luccini. E ancora: La Noyee di Y. Tiersen; la Romanza della Vilja di F.Lehar; Czardas di V. Monti; l’Appassionata di Rovland; El dia que me quieras di C. Gardel.
Il pubblico presente in sala è poi stato allietato con un trio strumentale: Avun avun di S. Arakelian; Youkali di K. Weill; Bubamara di G. Bregovic e, dello stesso autore, El Cacerolazo. Infine, un’Ave Maria di A. Piazzolla e, dello stesso autore, Libertango, per poi concludere con un brano di E. Morricone: C’era una volta il west. Come bis, in chiusura di concerto, uno Shalom (per trio strumentale) e Nella fantasia ovvero Gabriels oboe di E. Morricone.
Insomma, un concerto di capodanno originale, che ha visto il pubblico applaudire a più riprese gli artisti che ne sono protagonisti e che si è caratterizzato per l’impiego di due strumenti di due millenni più antichi di Cristo: lo sheng (cinese) e il duduk (armeno).
All’evento erano presenti anche l’assessore alla cultura Mascia Vannozzi (a portare i saluti dell’Amministrazione Comunale colligiana) e il maresciallo dei Carabinieri di Collesalvetti Francesco Relli.
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