Guasticce Il comitato Collesalviamo l’ambiente chiama a raccolta le forze politiche del territorio colligiano, che rispondono (quasi) tutte. All’incontro di ieri sera, presso la sede del Consiglio di Frazione di Guasticce, erano infatti presenti: il PD, il Movimento Cinque Stelle, Rifondazione Comunista, SEL, Direzione Italia e Sinistra Italiana. Ad introdurre, per spiegare il senso dell’iniziativa che sta per nascere, Paolo Schiavon (del comitato). «Fra non molto ci saranno le elezioni e a noi interessa la tutela del territorio; un compito che ricade sulle forze politiche che amministrano, appunto. Non vogliamo indicare percorsi, ma ascoltare; dando un contributo affinché tutti i vostri programmi siano attenti all’ambiente, per la costruzione di un “Comune sostenibile”».
I TEMI o, quantomeno, una bozza dei temi di cui si ha intenzione discutere è stata elencata dallo stesso Schiavon: consumo del suolo, saturazione delle aree industriali, parchi, messa in sicurezza idraulica, corsi d’acqua, qualità dell’aria, rifiuti e “porta a porta”, separazione traffico commerciale / traffico civile, inquinamento visivo. Schiavon ha richiamato all’esigenza di tornare all’agorà, al senso della polis, insomma… alla discussione pubblica su questi temi. Il tavolo che ha preso le mosse ieri sera va proprio in questa direzione.
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE con Ettore Fiaschi è stato il primo, dopo l’introduzione di Schiavon, a dire al sua su questa iniziativa a cui il comitato invita appunto le varie forze politiche del territorio, rilevando come «ognuno di questi temi implica un ragionamento profondo; se è superficiale non porta a niente». Fiaschi, nell’accogliere l’iniziativa, ha proposto di raggruppare le tematiche elencate in macro-aree.
IL PD con Giovanni Biasci ha preso la parola a seguire, parlando di «iniziativa positiva». «L’ambiente – così Biasci – è cosa di tutti». Per il consigliere comunale e presidente della Commissione Ambiente «gli argomenti sono tanti e tutti interessanti, ma anche impegnativi: il progetto è molto ambizioso». Biasci, sul tema del “porta a porta”, ha poi rilevato come «il raccordo con la gente è fondamentale: occorre che le persone siano convinte».
DIREZIONE ITALIA con Diego Banti ha giudicato l’iniziativa interessante. «Quello che mi preoccupa è l’aspetto cronico di questa zona: la mancata partecipazione da parte della gente comune». Banti ha sottolineato la necessità di tenere questi incontri nelle varie frazioni: in ciascuna trattando il tema di maggiore interesse della stessa e di pubblicizzare adeguatamente l’iniziativa.
SINISTRA ITALIANA con Andrea Cionini ha dato la sua disponibilità a prender parte all’iniziativa di questi tavoli tematici: «tutti i temi trattati hanno bisogno di attenzioni; ci sono varie questioni da analizzare, possibilmente affiancati da esperti». E con Enzo Bandini ha a sua volta ringraziato per l’iniziativa; «con noi sfondate una porta aperta», ha detto il rappresentante di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha contestualmente focalizzato l’attenzione sulla necessità di «riflettere sul perché ci troviamo in questa situazione». «La raccolta porta a porta – così Bandini toccando un tema specifico – doveva partire anni fa da Nugola: poteva essere un’esperienza-pilota. Questo non è mai accaduto; dobbiamo chiederci il perché ed evitare il ripetersi degli stessi errori». «C’è poi il tema della regimentazione delle acque, che è fondamentale al pari di quello della qualità dell’aria».
RIFONDAZIONE COMUNISTA ha detto la sua mediante le parole del suo segretario Alberto Benedetti, che ha ringraziato il comitato Collesalviamo l’Ambiente per l’invito e l’iniziativa. «Tutte le questioni elencate stimolano dal punto di vista politico; su queste si costruiscono programmi elettorali». Benedetti ha parlato di una «iniziativa bella ed importante, che solo un comitato come il vostro poteva mettere in piedi. L’avesse fatto la politica, in molti avrebbero pensato a secondi fini».
Sull’iniziativa ha voluto spendere alcune parole anche il portavoce del comitato Collesalviamo l’Ambiente, Stefano Seghetti: «La non collocazione politica del nostro comitato ci consente di porci in maniera molto aperta con tutti. Fra i nostri 1.000 iscritti, com’è ovvio, c’è un po’ di tutto in termini di sensibilità ed appartenenza politica». «Sul territorio – ha concluso Seghetti – manca il confronto. Ma è nel confronto che c’è crescita. Se c’è questa disponibilità, chiaramente, mentre se ci si arrocca sulle proprie posizioni…». L’ampio consenso raccolto attorno a questa iniziativa lascia presagire che riuscirà ad andare in porto: agli organizzatori non rimane che stilare il calendario degli incontri.