Colognole “A gennaio del 2017 è entrato in vigore il decreto legislativo che prevede dal 16 luglio 2017 il rispetto di un nuovo limite, molto più basso, per il valore del cromo esavalente nelle acque destinate al consumo umano. In pratica si passa da 50 microgrammi litro a 10 microgrammi litro“. È quanto si legge in un comunicato di ASA Spa.
“In tutta Europa – si legge ancora nella nota – il limite attuale è pari a 50 microgrammi litro e al momento non risultano in esame proposte di legge atte a diminuire tale valore. L’Italia invece ha scelto una politica di maggiore severità, costringendo i gestori del servizio idrico integrato ad uno sforzo notevole in termini di investimento“.
L’azienda ci tiene a sottolineare che “la presenza del cromo esavalente nelle acque potabili crea rischi differenti se causati da inquinamento o da motivi naturali”. “In sintesi se il cromo esavalente è di origine naturale il valore tende a rimanere costante nel tempo, viceversa se è causato da inquinamento il valore può incrementare velocemente. Questa è la situazione che si è verificata in alcune zone gestite dall’azienda che è intervenuta in tempi record con importanti investimenti per risolvere tale criticità, nello specifico sempre di origine naturale”.
“Il cromo esavalente era presente con valori appena superiori al nuovo limite negli acquedotti di Colognole (Comune di Collesalvetti), Valle Benedetta (Comune di Livorno), Collemezzano (Comune di Cecina), Querceto (Comune di Montecatini Val di Cecina) e Bolgheri (Comune di Castagneto Carducci). Appena è uscito il nuovo decreto, ASA si è immediatamente attivata per una ricerca accurata del parametro in tutti gli acquedotti gestiti. Verificate le zone critiche attraverso accurate analisi, ASA ha scelto in modo mirato le migliori soluzioni tecniche per abbattere il valore del cromo esavalente. L’intervento tecnico sull’Acquedotto di Colognole ha presentato maggiori difficoltà a causa della diffusione delle sorgenti su un ampio e impervio territorio e della presenza dell’acquedotto storico”.
“ASA, ringrazia l’amministrazione comunale di Collesalvetti e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa, per aver agevolato l’iter burocratico consentendo in tempi rapidissimi l’installazione e l’avvio del complesso impianto di trattamento del cromo esavalente. L’impianto sta funzionando da diversi giorni trattando l’acqua in maniera completa tramite l’utilizzo di resine selettive in un circuito idrico chiuso, senza scarti di acqua nell’ambiente. La realizzazione di tale impianto, delle stazioni di sollevamento e dei serbatoi ha richiesto un investimento da parte di ASA di circa 400.000 euro. Sono previsti ulteriori investimenti per potenziare il complesso sistema anche al fine di ottimizzare il servizio durante i ricorrenti periodi siccitosi”.
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