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“LE SEGRETE TAPPE DEL LIBERTY”: A COLLESALVETTI LA PRIMA PUNTATA DEL CALENDARIO CULTURALE 2025-26

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COLLESALVETTI – Il Comune di Collesalvetti inaugura la prima puntata del Calendario Culturale 2025–2026, un percorso ideato e curato da Francesca Cagianelli, conservatrice della Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini”, che quest’anno propone un’indagine a più voci sulle radici del Liberty livornese e sul contributo di Calza Bini alle arti decorative, alla pittura e all’incisione.

L’appuntamento, dal titolo Le segrete tappe del Liberty tra Roma e Livorno. La regia di Alberto Calza Bini dal Padiglione Toscano dell’Esposizione Internazionale di Roma del 1911 alla Livorno della Belle Époque, si terrà sabato 29 novembre 2025, alle ore 17.00, presso l’Auditorium della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (Complesso di Villa Carmignani, via Garibaldi 79, Collesalvetti). L’ingresso è gratuito.

L’evento rientra nella cornice del dibattito “Arte e Politica: il caso Calza Bini”, curato da Marco Gasperetti, giornalista del Corriere della Sera e docente di Giornalismo online e Didattica multimediale all’Università di Pisa. Al suo fianco interverranno:

Quest’anno il calendario colligiano coinvolgerà storici dell’arte, giornalisti, docenti universitari e direttori di musei, con l’intento di ampliare l’indagine storiografica su Alberto Calza Bini, figura finora ricordata soprattutto per la sua attività di architetto e urbanista. Il nuovo percorso, sostenuto dalle più recenti ricerche scientifiche e dalle opere esposte nella mostra dedicata, restituisce all’artista romano il suo ruolo nella storia dell’arte del Novecento, evidenziandone la vocazione pittorica e incisoria, confermata dalla partecipazione a prestigiose esposizioni nazionali: dall’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma alla Società Promotrice di Firenze, Torino e Genova, fino alla Permanente di Milano e all’Esposizione pro Croce Rossa Italiana di Londra del 1916. Un profilo che la storiografia ha spesso relegato in secondo piano e che le nuove ricerche, sostenute dall’apparato documentario della mostra in corso, restituiscono nella sua interezza.

Particolare attenzione sarà rivolta alla stagione del Liberty a Livorno e al rapporto tra Calza Bini e Galileo Chini, testimoniato dalla collaborazione per il Villino Paoletti e l’Istituto di Santo Spirito. Una relazione finora poco esplorata, destinata ora a chiarire tratti essenziali del Liberty livornese.

Il dibattito offrirà inoltre l’occasione per riflettere sui motivi per cui, per lungo tempo, la critica ha affrontato marginalmente il ruolo degli artisti nel contesto politico del ventennio fascista. Se studi fondamentali – da Nicoloso a Zevi, da Insolera a De Seta – ne hanno messo in luce il contributo soprattutto istituzionale, ricerche più recenti mirano a ricomporre la complessità di una figura capace di attraversare architettura, urbanistica e arti figurative senza rigide separazioni disciplinari.

Una copia omaggio del catalogo della mostra sarà riservata ai visitatori che avranno partecipato ad almeno tre appuntamenti del Calendario Culturale.

Per informazioni e prenotazioni:

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