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CALZA BINI RISCOPERTO: LA PINACOTECA SERVOLINI PORTA ALLA LUCE UN PROTAGONISTA DEL PRIMO NOVECENTO

In foto da sx: Elisa Salvadori, Luciano Barsotti, Francesca Cagianelli, Vanessa Carli, Alessandra Casini, Alessandro Merlo, Dario Matteoni

COLLESALVETTI È stata presentata questa mattina, 18 ottobre 2025, alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” la mostra “Alberto Calza Bini pittore e architetto tra Roma e Livorno. Lo spirito dell’arte classica, la tentazione del Liberty, la sfida del Divisionismo”, che sarà inaugurata ufficialmente giovedì 23 ottobre alle ore 17.

Promossa e organizzata dal Comune di Collesalvetti con il contributo di Fondazione Livorno, e con il patrocinio del Dipartimento di Architettura – DIDA dell’Università di Firenze, dell’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’Istituto Centrale per la Grafica – Ministero della Cultura, la mostra rappresenta il primo grande affondo sulla produzione pittorica e grafica di Alberto Calza Bini, artista noto finora soprattutto per la sua attività di architetto e urbanista.

Presieduta da un Comitato scientifico di alto profilo — composto da Francesca Cagianelli, Flavia Matitti, Dario Matteoni, Alessandro Merlo, Simone e Vieri Quilici e dagli eredi della famiglia Calza Bini, l’esposizione restituisce una figura complessa e poco indagata, capace di intrecciare pittura, architettura e sguardo urbanistico in una Livorno di inizio Novecento vibrante di luce e movimento.

«Un artista restituito al territorio»

Durante la cerimonia inaugurale, accanto alla curatrice Francesca Cagianelli, sono intervenuti numerosi ospiti di rilievo: Luciano Barsotti, Presidente Fondazione Livorno, Vanessa Carli, assessora alla cultura del comune di Colllesalvetti, Alessandra Casini, Responsabile Area 2 – Servizi al Cittadino Comune Collesalvetti, Alessandro Merlo, Docente Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Dario Matteoni, Storico dell’arte.

«L’iter organizzativo di questa mostra è stato enorme— ha spiegato Francesca Cagianelli —. Si tratta di vent’anni di ricerche, avviate con i miei studi su Lorenzo Cecchi e approfondite attraverso il dialogo con la figura di Alberto Calza. La loro simbiosi nel contesto livornese mi colpì profondamente e mi spinse a indagare una stagione artistica rimasta nell’ombra. Questa mostra non segue le grandi correnti o i nomi più celebrati: restituisce al territorio un artista che merita di essere inserito a pieno titolo nella storia nazionale».

Cagianelli ha sottolineato anche il valore storico della riscoperta:

«Abbiamo svelato una documentazione inedita che attesta il ruolo decisivo di Calza Bini nel Padiglione Toscano dell’Esposizione Universale di Roma del 1911. Questa mostra è il risultato di un lungo percorso di ricerca e fa parte di un progetto più ampio di restituzione di un patrimonio al territorio. Abbiamo riportato alla luce un artista rimasto nell’ombra, ma capace di dialogare con le più alte esperienze artistiche del suo tempo. Un lavoro di scavo che permetterà di riscrivere alcune pagine della storia dell’arte italiana».

Vanessa Carli: «Un tesoro per la comunità»

L’assessora alla cultura Vanessa Carli ha messo in evidenza il valore di un evento culturale di questa portata per un Comune come Collesalvetti:

«Le porte della nostra Pinacoteca si riaprono per una mostra che possiamo definire un vero e proprio tesoro, rimasto fino a oggi nell’ombra. Le settanta opere esposte sono un viaggio alla scoperta di luoghi a noi vicini, come il Fosso Reale e il Porto di Livorno. Villa Carmignani si conferma un luogo in cui l’arte è protagonista. Vogliamo farne un punto di riferimento per la crescita culturale dei giovani, coinvolgendo le scuole e valorizzando i musei come luoghi di formazione e conoscenza».

Il percorso espositivo

La mostra ripercorre la produzione pittorica e incisoria di Calza Bini dagli anni della formazione romana (Regio Istituto d’Arte) alle stagioni livornesi, fino all’Esposizione londinese del 1916.

Le quattro sezioni tematiche raccontano un percorso ricco e articolato:

Al centro del percorso espositivo spicca Il Fosso Reale (1908), considerato un caposaldo divisionista e scelto come icona della mostra.

Appuntamento al 23 ottobre

La mostra “Alberto Calza Bini pittore e architetto tra Roma e Livorno” sarà inaugurata ufficialmente giovedì 23 ottobre alle ore 17.00 alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” di Collesalvetti.

L’esposizione resterà visitabile fino al 19 marzo 2026, ogni giovedì, sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30, con ingresso gratuito e visite guidate su prenotazione per piccoli gruppi (tel. 0586 980227 – 980174 / 392 6025703; pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it).

Un progetto che nasce dal territorio e si proietta su scala nazionale, restituendo alla storia dell’arte un protagonista dimenticato e offrendo a Collesalvetti un’occasione di rilievo culturale.

In foto da sx:
Elisa Salvadori,
Luciano Barsotti,
Francesca Cagianelli, Vanessa Carli, Alessandra Casini,
Alessandro Merlo, Dario Matteoni

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