Un importante progetto turistico e culturale prende forma a Collesalvetti (LI) grazie a uno stanziamento regionale di 400mila euro. Questi fondi, previsti nell’emendamento del presidente della giunta regionale Eugenio Giani alla proposta di bilancio di previsione, consentiranno la realizzazione di un sentiero pedonale lungo uno dei tratti più suggestivi dell’Acquedotto Leopoldino.

Un’opportunità per il territorio

Il nuovo percorso, lungo circa due chilometri, non sarà solo una via di collegamento ma rappresenterà un’importante opportunità «per promuovere lo sviluppo turistico e migliorare la qualità della vita degli abitanti» , come sottolineano il presidente Giani e la sindaca di Collesalvetti, Sara Paoli.  «Il progetto – aggiungono – punta a far riscoprire una storica via pedonale, trasformandola in un luogo di incontro tra natura, cultura e comunità locale».

«Questo sentiero – spiegano Giani e Paoli – avrà una rilevanza strategica per il territorio. il percorso pedonale non solo collegherà il capoluogo alle frazioni collinari di Parrana San Martino e Parrana San Giusto, ma lo farà attraverso uno dei tratti più belli e affascinanti dell’Acquedotto Leopoldino, caratterizzato da una sequenza di archi e gallerie che raccontano una parte rilevante della storia della regione.»

Un’opera simbolo della Toscana

L’Acquedotto Leopoldino, un gioiello di ingegneria idraulica del XIX secolo, è parte integrante del patrimonio storico e culturale della Toscana.  La sua costruzione iniziò nel 1793 su iniziativa del Granduca Ferdinando III, per rispondere alle crescenti esigenze idriche di Livorno, città in rapida espansione grazie al suo porto. Il progetto, inizialmente affidato all’architetto fiorentino Giuseppe Salvetti, terminò  sotto la direzione di Pasquale Poccianti, principale esponente del neoclassico in Toscana (a lui si devono nella zona di  Livorno il Cisternone, il Cisternino di Città e il Cisternino di Pian di Rota, Bagnetti della Puzzolente). L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 1852, sotto il governo del Granduca Leopoldo II:  lungo oltre 18 chilometri, l’acquedotto captava le acque dalle sorgenti di Colognole, nelle colline livornesi, e le convogliava fino a Livorno, rifornendo la città dal 1816 al 1912.

Il sostegno della Regione

Questo progetto rientra in un più ampio piano di investimenti a favore dei comuni toscani, parte del bilancio di previsione per il triennio 2025-2027. Come evidenziato dal presidente Eugenio Giani, l’emendamento al bilancio regionale prevede circa 30 milioni di euro in tre anni, destinati alla valorizzazione del territorio e alle infrastrutture locali, tra cui rientra anche il finanziamento destinato ai sentieri dell’acquedotto leopoldino: un passo significativo verso la conservazione e la fruizione di questo tesoro architettonico.

Oltre a rafforzare i legami tra le frazioni collinari, il sentiero pedonale offrirà un’alternativa alla via Emilia, proponendo un’esperienza immersiva nel verde e nella storia.