«Come ci ricorda il tema della giornata di quest’anno – spiega Tommaso Bellandi, responsabile della Sicurezza del paziente dell’Azienda USL Toscana nord ovest – un gesto familiare e quotidiano come il lavaggio della mani può salvare vite. Avere la consapevolezza dell’efficacia della nostra igiene aiuta a non sottovalutare un atto così semplice, ma anche così determinante per tutti, in particolare per chi lavora in un ospedale, magari a contatto con pazienti fragili. Lavarsi le mani correttamente, nei momenti giusti e nelle situazioni di maggior rischio, non è più solo parte della nostra buona educazione, ma un gesto salvavita, che va osservato con ancora maggior scrupolo in questa fase di allentamento delle restrizioni, di ripresa delle attività».
Negli ospedali di Massa, Viareggio, Livorno e Cecina sono state fatte dimostrazione con uno scanner digitale in grado di rilevare la percentuale di pulizia delle proprie mani per evidenziare come una disinfezione sommaria e frettolosa sia insufficiente ad eliminare i fattori di rischio dovuti a scarsa igiene. La macchina propone una scannerizzazione a colori delle proprie mani dopo aver utilizzato il gel: la parte in verde significa che è stata igienizzata in maniera adeguata, quella rossa è ancora sporca. In pochi secondi viene così offerta un’immagine che non sono fornisce il reale stato di pulizia delle mani, ma indica anche quali “movimenti” compiere per migliorare il nostro risultato.
«L’obiettivo principale di queste campagne – continua Bellandi – è di riconoscere come il lavaggio delle mani sia una delle azioni più efficaci da intraprendere per ridurre la diffusione di agenti patogeni e prevenire le infezioni, inclusa quella da Covid 19. Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione durante tutto l’anno questo scanner degli ospedali in modo da ricordare a tutti gli operatori quale differenza possa fare l’accuratezza della pulizia».