Inquadrato mai così egregiamente come da Carlo Ludovico Ragghianti nella veste di “abitatore antico” del Mediterraneo, “che si trova a ricalcare itinerari e soste che son rimaste le stesse dal tempo dei millenari viaggi davidici verso Ophir” (C.L. Ragghianti, Moses Levy, 1975, p. 5), Moses Levy costituisce, nell’ambito delle nuove geografie ridisegnate nel corso della programmazione culturale della Pinacoteca colligiana, uno snodo cruciale nella traiettoria della costa del Tirreno, vista la sua permanenza attestata tra le fila dello storico Caffè Bardi, il sodalizio pluriennale con Lorenzo Viani e la condivisione di sostanziali vicende biografiche con Antonio Antony de Witt che, nel 1923, ne introdurrà la personale di “Bottega d’Arte Livorno” (A. Antony de Witt, Moses Levy, in “Bollettino di Bottega d’Arte Livorno, 1923).
Nell’ancora insuperato profilo stilato da Carlo Ludovico Ragghianti in occasione della storica monografia firmata nel 1975, rifulge quella matrice errabonda dell’artista viareggino che oggi diventa tematica privilegiata nell’ambito del Calendario Culturale promosso dal Comune di Collesalvetti, dal giovanile approdo dalla nativa Tunisi in Toscana, dapprima a Vallombrosa e Firenze, quindi a Viareggio e infine a Lucca, dove in data 1900 deflagra il sodalizio con Lorenzo Viani e Spartaco Carlini, prossimi protagonisti degli appuntamenti colligiani. Sotto i riflettori finisce dunque quell’itinerario espressivo di intensa dilatazione internazionale che condusse Moses Levy da una parte all’indagine sensuale di tipologie esotiche deformate da movenze fauvisteggianti e dall’altra alla trascrizione rarefatta di bagnanti versiliesi stilizzate in omaggio al gusto dei Primitivi.
Seguirà, giovedì 17 marzo 2022, ore 17:00, la conferenza dal titolo Spartaco Carlini: pleniluni e panteismo nel segno di Alcyone, 3^ Puntata del Calendario, curata da Nicola Micieli, critico d’arte, un’occasione privilegiata per verificare la congruità del percorso espressivo di Spartaco Carlini con i fermenti pascoliani e dannunziani della Toscana più fervidamente simbolista.
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