Ieri mattina la presentazione in conferenza stampa, nell’ambito della quale sono state presentate le particolarità di quest’Opera. La direttrice d’orchestra Gianna Fratta ha messo in luce il fatto che Mascagni dopo Cavalleria R
Rusticana «ha tentato una strada nuova e diametralmente opposta, scegliendo un soggetto da commedia borghese, quasi da operetta, con una storia ai limiti del frivolo tanto che Giuseppe Verdi si espresse in modo inequivocabile: ‘mai letto un libretto scemo come questo‘»
«E se ci si concentra sulla vicenda, in effetti – ha proseguito la direttrice – si può comprendere il punto di vista verdiano. Non ci sono sorprese, colpi di scena, a storia è semplice; questo idillio musicale è tutto incentrato su un mondo ideale, bucolico, intimo, fatto di buoni sentimenti e tinte pastello, in cui il ricco dona ai poveri e si vive in pace e fraternità. Il tutto in una cornice agreste, tra fiori e frutti, sfondo ideale di innamoramenti e matrimoni». Ma non è bene anticipare molto: ai partecipanti il gusto di scoprire L’Amico Fritz mascagnano.
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