ANCHE ALLA PINACOTECA COLLIGIANA SI CELEBRA L’ANNO DANTESCO

Oggi pomeriggio la conferenza-mostra di Michele Feo, già professore ordinario di filologia e umanistica all’Università di Firenze, dal titolo “Dante e le donne: capitoli di iconografia dantesca…”

ANCHE ALLA PINACOTECA COLLIGIANA SI CELEBRA L’ANNO DANTESCO

Collesalvetti Decolla in Pinacoteca sabato 22 maggio, alle 16:30, (Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, via Umberto I, n. 63 – Collesalvetti) il festeggiamento dell’Anno di Dante con l’evento culminante della conferenza-mostra di Michele Feo, già professore ordinario di Filologia e Umanistica all’Università di Firenze, dal titolo “Dante e le donne: capitoli di iconografia dantesca con una giunta sulle due Beatrici”, tesa a enucleare alcune tra le più significative fasi dell’elaborazione dell’iconografia dantesca in un ambito di sottilissima e fluidissima interazione tra pittura e letteratura.

Il percorso esegetico profilato da Michele Feo si ricongiunge idealmente e scientificamente alla presentazione in Pinacoteca dell’opera “Dante e Beatrice” di Henry de Groux (courtesy collezione privata, 1899-1903), per estendersi ai problemi connessi di identificazione e di attribuzione, per poi spaziare nel rapporto antropologico fra immagini e letteratura, con un’attenzione particolare a Leonardo da Vinci e alla scuola warburghiana.

Al centro dell’intervento di Feo domina l’intenzione di privilegiare un esempio di lettura classica di un’opera d’arte, quello dell’ékphrasis, rivendicando la vitalità e la fertilità di tale metodologia. In omaggio infine all’Anno dantesco e alla lettura della “Commedia” che nel mondo si sta proponendo da diversificati punti di vista, Feo sottoporrà all’attenzione del pubblico due figure di donne dantesche attraverso lo strumento antico della lettera della “eroide”.

Introduce il pomeriggio dantesco Francesca Cagianelli, con l’intervento dal titolo “Henry de Groux e la Toscana del ‘900: un sodalizio per Dante”, dedicato a quella coltissima e internazionale temperie fiorita nella Firenze primonovecentesca intorno alle riviste “Leonardo” ed “Hermes”, a seguito della presenza di artisti stranieri quali Henry de Groux (Bruxelles, 15 settembre 1866 – Marsiglia, 12 gennaio 1930), la cui carriera toscana resta un fulgidissimo frangente di internazionalità simbolista, funzionale alla catalizzazione degli umori antinaturalistici nella Firenze primonovecentesca.

L’occasione straordinaria dell’esposizione in anteprima nelle sale del museo colligiano del capolavoro internazionale del belga Henry de Groux, proveniente da una collezione privata toscana e cortesemente concessa per l’evento dantesco, costituirà l’opportunità per ricostruire il nucleo delle testimonianze iconografiche realizzate dall’artista belga durante il soggiorno fiorentino all’alba del Novecento e al contempo per ripercorrere le ragioni più intime dell’iconografia dantesca nell’ambito dell’intera sua produzione pittorica e grafica.

Tra i protagonisti della Secessione di Palazzo Corsini del 1904 insieme con l’amico e collega belga Charles Doudelet, da tempo sotto i riflettori della Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini, Henry de Groux, pittore, scultore e litografo belga, costituisce uno dei massimi rappresentanti di quell’indirizzo simbolista confluito tra le fila del Gruppo “Les XX” e destinato ad attingere, grazie all’impegno teorico e promozionale di Octave Maus e a Théo van Rysselberghe, fortuna e diffusione nell’ambito dei relativi Salon, assolutamente strategici questi ultimi in quanto coagulo delle diverse tendenze di avanguardia internazionali.

L’accesso alla Pinacoteca avverrà nel rispetto delle disposizioni governative previste dal Decreto in vigore dal 26 aprile 2021, con ingresso gratuito, entrata per fasce orarie, anche su prenotazione on line e telefonica al numero 392.6025703francesca.cagianelli@gmail.com; pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it/

Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui

Seguici su Twitterclicca qui
Segui le notizie su Instagramclicca qui