Lo ha affermato l’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini, nel corso dell’incontro svolto nella mattina di sabato 20 febbraio con i rappresentanti dei tre maggiori sindacati dei pensionati: Mario Catalini della Uilp Uil, Alessio Gramolati e Marisa Grilli della Spi Cgil, Stefano Nuti e Carlo Marsili della Fnp Cisl.
«In queste ore il nostro impegno è orientato a costruire un efficace modello di preparazione e distribuzione ai medici di famiglia delle soluzioni vaccinali», ha continuato l’assessore regionale Bezzini. «Il sistema ha l’obiettivo di arrivare a tutti i medici nel modo più efficace e veloce. Stiamo partendo con il vaccino Pfizer per gli ambulatori mentre la prossima settimana definiremo il modello organizzativo per la vaccinazione a domicilio con l’uso di Moderna».
“A ieri sera (venerdì per chi legge, ndr) – fanno sapere dalla Regione – erano 2162 i medici di Medicina generale che si erano registrati nella pagina a loro dedicata sul portale della Regione Toscana. Considerando che i medici di base in Toscana sono circa 2650, significa che oltre l’80% di loro si è già registrato. Numerosi altri medici aderiranno. Si pensa che l’adesione sarà pressoché totale”.
«Il numero di registrazioni testimonia la grande partecipazione dei medici toscani per la vaccinazione degli utraottantenni», ha spiegato ancora Bezzini. Che ha aggiunto: «Lunedì 22 avverrà la consegna di quasi 9000 dosi ai medici che già hanno fissato appuntamenti con i propri assistiti ultraottantenni. Altre dosi, in quantità crescente, saranno consegnate nei giorni successivi sulla base delle agende. Va detto con forza che siamo all’inizio di un percorso che vede le aziende sanitarie e la Medicina generale in un’impresa senza precedenti».
Nel corso dell’incontro è emerso che la Regione Toscana ha effettuato una scelta apripista a livello nazionale, tesa a stringere un patto anche con le parti sociali per condividere le scelte migliori puntando sul “fare squadra” e sul coinvolgimento dei territorio.
I rappresentati di Cgil, Cisl e Uil, da parte loro, hanno posto all’attenzione la necessità di “lottare contro il tempo” per arginare in modo definitivo il Covid-19, dato che proprio gli anziani sono i soggetti maggiormente a rischio. Hanno chiesto rassicurazioni sulle forniture di vaccini e sulle incertezze in merito alla tempistica di consegna. Per le organizzazioni sindacali la scelta di garantire una presa in carico degli ultra ottantenni attraverso la valorizzazione della medicina territoriale è strategica e va supportata con una capillare campagna di informazione e di verifica dei risultati conseguiti a partire da un costante monitoraggio dei vaccini acquisiti e distribuiti in modo da fugare ogni elemento d’incertezza sullo stato d’avanzamento del piano di vaccinazione.
Le organizzazioni sindacali hanno inoltre offerto la loro collaborazione per la campagna d’informazione della Regione Toscana. «Battere l’incertezza rafforza la responsabilità di tutti in una sfida decisiva per la salute e la ripresa economica e sociale delle nostre comunità», hanno affermato congiuntamente i rappresentanti sindacali. Da segnalare, infine, che le organizzazioni dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno fissato un prossimo confronto tra i rappresentanti territoriali dei sindacati e gli assessori Bezzini e Spinelli, quest’ultima con delega alle Politiche sociali, per il prossimo 11 marzo.
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