“Lo schema dell’Accordo sarà sottoscritto a breve tra le parti. L’intesa prevede: l’individuazione e la selezione dei soggetti attuatori delle azioni di prevenzione nei contesti comunitari, qualora si tratti di soggetti del privato sociale, mediante procedura di evidenza pubblica, nel rispetto delle disposizioni del Codice del Terzo settore; il raccordo di queste azioni con le progettualità espresse dalle Zone-distretto delle Asl e dalle Società della Salute; il monitoraggio delle azioni progettuali; la funzione di coordinamento e supervisione del corretto adempimento funzionale, amministrativo e contabile delle azioni; il supporto ai Dipartimenti aziendali per le dipendenze nella programmazione e nell’implementazione delle attività locali, con la finalità di realizzare le opportune sinergie di sistema e i necessari collegamenti delle azioni progettuali con gli atti di programmazione, regionali e locali; infine, lo stanziamento di 4.172.473,95 euro ad Anci Toscana per la realizzazione di queste attività“.
《Da anni la Toscana – spiega Bezzini – è impegnata a contrastare ogni tipo di dipendenza. Per il gioco d’azzardo la Regione ha già predisposto un Piano regionale di contrasto, campagne di comunicazione, un numero verde dedicato. Intendiamo continuare a lavorare su questo fronte, senza mai abbassare la guardia. Sottoscriveremo l’accordo nei prossimi giorni con l’obiettivo condiviso di contrastare il gioco d’azzardo in modo capillare, coordinato e integrato. L’intesa dà continuità ad altri provvedimenti legislativi e piani programmatici regionali, maturati in questi ultimi anni, e prevede interventi organici a livello territoriale, finalizzati a rafforzare tutte le sinergie già esistenti, potenziando la collaborazione con Comuni, Asl, Società della Salute e Zone distretto. L’obiettivo comune – aggiunge l’assessore regionale – è quello di contrastare la dipendenza da una patologia sempre più preoccupante, vista la crescita costante del numero di persone di tutte le età, che si lasciano tentare dal gioco fino a viverlo in modo compulsivo, mettendo a rischio se stesse e la serenità delle proprie famiglie》.
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