Questi alcuni dei numeri relativi alla Toscana che emergono dall’ultimo rapporto Anpal, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, che ha tracciato un bilancio positivo del Programma a livello nazionale, con “1,6 milioni di giovani registrati, 1 milione e 250mila giovani presi in carico e un 53,4 per cento che, entro 12 mesi dalla presa in carico, trova un impiego“.“Garanzia giovani” è il programma di contrasto al fenomeno dei NEET (Neither in Employment, nor in Education or Training), ovvero i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che non hanno un’occupazione, né sono inseriti in percorsi di istruzione o formazione, introdotto nei Paesi dell’Unione Europea nel 2013 con l’obiettivo di contrastare la disoccupazione e l’inattività del segmento più vulnerabile della popolazione.
“Sempre per quanto riguarda la Toscana, la prima opportunità di inserimento nel mercato del lavoro è stato per 37.572 giovani un tempo determinato o altre forme (42 per cento); per 33.269 giovani è stato un tirocinio (37 per cento), mentre per 14.100 è stato stipulato un contratto di apprendistato (16%). Sono infine 4.416 i giovani che hanno avuto un contratto a tempo indeterminato (5 per cento). A proposito del tirocinio, è da sottolineare che la Toscana è la terza regione in Italia per inserimento occupazionale dei tirocinanti: in base ad un rapporto Anpal del 2019, a sei mesi dalla fine del tirocinio, il tasso di occupazione dei tirocinanti in Toscana è al 58 per cento”, si legge in una nota regionale.
“Per contrastare gli effetti negativi della disoccupazione giovanile e l’effetto scoraggiamento, il Piano – sottolineano dalla Regione Toscana – già prima dell’emergenza epidemiologica covid-19, intendeva offrire un sostegno fondato su politiche attive di istruzione, formazione ed inserimento nel mondo del lavoro. Ancor di più oggi il programma Garanzia giovani si propone come un ulteriore strumento per fronteggiare e rispondere all’emergenza ed alle gravi conseguenze economico-sociali causate della pandemia, permettendo così di continuare le azioni intraprese o rimodularle per creare opportunità formative ed occupazionali per i giovani NEET“.
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